Lacrime e sangue, Sarkozy anticipa la finanziaria

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 La grande paura è arrivata a Parigi. La borsa è crollata, nonostante il governo si fosse riunito d’urgenza per anticipare la manovra e l’agenzia Standard & Poor’s abbia confermato il rating della tripla A per la Francia, seguendo il giudizio delle altre due agenzie, Moody’s e Fitch. Il presidente francese Nicolas Sarkozy ha deciso di interrompere le sue vacanze e ha convocato all’Eliseo i ministri dell’Economia, Francois Baroin, del Bilancio, Valerie Pecresse, degli Esteri, Alain Jupp e degli Affari europei, Jean Leonetti, oltre al governatore della Banque de France Christian Noyer. La decisione di anticipare l’intervento di bilancio di un mese rispetto alla prevista tabella di marcia non è servita a nulla contro la speculazione, la borsa è andata giù così come è successo lunedì scorso a Wall Street dopo l’intervento in tv del presidente statunitense Barack Obama.

Il governo francese annuncerà  il 24 agosto prossimo le nuove misure per la riduzione del deficit pubblico, ha annunciato l’Eliseo al termine della riunione, precisando che le nuove proposte di riduzione del deficit, nell’ambito della preparazione del budget 2012, saranno esaminate in una prima riunione in programma il 17 agosto. Le «decisioni definitive» saranno infine prese dal governo il 24 agosto, in una nuova riunione in presenza del primo ministro Francois Fillon. Nel corso della riunione Sarkozy ha ricordato che gli impegni della Francia «sono intangibili e che saranno mantenuti indipendentemente dall’evoluzione economica». Alla stampa, il ministro Baroin ha precisato che queste misure prenderanno in considerazione le «incertezze mondiali» e l’annuncio del «declassamento del debito americano»: «qualunque siano questi parametri esterni, prenderemo le misure necessarie», ha detto Baroin.
La Francia è finita nella tempesta subito dopo il declassamento del debito statunitense da parte di Standard & Poor’s, perché è cominciata a girare la voce che la prossima vittima dell’agenzia di rating sarebbe stato il paese europeo. Nel club della tripla A insieme a Germania, Lussemburgo, Finlandia e Austria, ma con i parametri peggiori. Il governo francese si è impegnato a ridurre il suo debito pubblico che quest’anno è pari al 5,7% del Pil, portandolo al 4,6% nel 2012 e al 3% nel 2013. Tutto questo significa un pesante aggiustamento sulla manovra finanziaria per il 2012, con interventi su sanità , pensioni e dipendenti pubblici. Lacrime e sangue per i soliti noti, ma alla vigilia di nuove elezioni presidenziali nelle quali la stella di Sarkozy non brilla più da tempo. Il presidente francese ha poi ribadito la necessità  in questo contesto di turbolenza sui mercati, di iscrivere l’impegno al riassetto dei conti pubblici nella Costituzione. E per farlo, chiede complicità  all’opposizione.
In una nota diffusa dall’Eliseo Sarkozy «fa appello alla responsabilità  di ciascuno, al di là  degli schieramenti partigiani, perché l’impegno di equilibrio dei conti pubblici costituisca una priorità  condivisa da tutti».


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