Quando David spaccava le vetrine

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In una città  inglese una banda di giovani sfascia una vetrina, scappa nella notte, si dirige correndo verso il giardino botanico. La polizia li insegue, ne carica alcuni sul cellulare e li sbatte in gattabuia.

Il problema è che non parliamo di un episodio avvenuto in questi giorni. E i giovani arrestati non sono gangueros sottoproletari. No, l’episodio avvenne ventiquattro anni fa a Oxford e i dieci giovani erano tutti membri del Bullington Club, associazione studentesca oxfordiana vecchia di 150 anni, famosa per le goliardate, le sbronze e per considerare il massimo dello spasso vandalizzare negozi e ristoranti. Ristoratori, commercianti e denunce alla polizia, tutto viene sedato con lauti risarcimenti attinti dai pingui portafogli paterni. Poche ore prima di queste gesta, quei dieci baldi giovani erano stati ritratti su una scalinata, tutti nella divisa del club, un vestito da sera da 1.000 sterline (1.150 euro) l’uno. Tra di loro, spicca un giovane David Cameron e un altrettanto imberbe Boris Johnson.
Il fatto è che oggi Cameron è primo ministro conservatore e Johnson è sindaco conservatore della Grande Londra. E ambedue tuonano contro i vandali che distruggono le proprietà  private. Ambedue invocano la linea dura, il pugno di ferro. Cameron vuole ricorrere all’esercito e censurare i social networks; Johnson vuole aumentare gli effettivi di polizia. Nemmeno un minimo di comprensione per chi non fa altro, in fondo, che emulare le loro gesta di un tempo.
Ma certo, è proprio della mentalità  di un figlio di papà  ritenere che gli altri non possono – e non devono – permettersi quel che a lui è consentito, per diritto di nascita e di estrazione sociale.
David Cameron è nato nel 1966 da un padre agente di borsa e una madre figlia di un baronetto: l’attuale premier ci tiene a far sapere di essere discendente illegittimo del re Guglielmo IV e della sua amante Dorothea e quindi di essere parente alla lontana della regina Elisabetta II. Tipico snob, a sette anni Cameron fu mandato a Heatherdown, scuola preparatoria frequentata anche dai principi Andrea e Edoardo e il cui atteggiamento di classe era inequivocabile: nei giorni di escursione i cessi portatili erano designati da «Ladies», «Gentlemen» e «Chauffeurs». E quando Margaret Thatcher fu eletta premier, la scuola celebrò con un’improvvisata partita di cricket alunni contro insegnanti. Al liceo Cameron fu mandato nella più prestigiosa scuola privata inglese, Eton (la retta annua è di 27.000 sterline, circa 31.000 euro), la fucina della classe dominante (Boris Johnson fu suo compagno di classe anche a Eton): è curioso ma in Gran Bretagna le scuole private si chiamano public schools. Lì il ragazzaccio Cameron fu sorpreso a farsi una canna e per punizione dovette ricopiare 500 righe di latino. Dopo Eton, naturalmente l’università  fu Oxford e il club fu il Bullingdon.
Da perfetto snob, Cameron si è poi sposato con Samantha Gwendoline Sheffield, il cui padre è un baronetto proprietario terriero e il padrigno è un visconte. Samantha Gwendoline lavora nella celebre ditta di generi di lusso Smytson di Bond Street ed è stata premiata come Miglior Disegnatrice di accessori dal British Glamour Magazine.
Lasciatisi alle spalle le gozzoviglie goliardiche, i figli di papà  fanno di solito una bella carriera: Boris Johnson diventa direttore dello Spectator (anche se la sua sua carriera inciampa nelle sue avventure di donnaiolo incallito, benché sposato). Cameron diventa direttore per i Corporate Affairs della Carlton Communication una società  di media poi assorbita da Granada plc per formare ITV plc.
Quando nel 2005 Cameron vince il congresso Tory e diventa leader del partito conservatore, ha appena 38 anni. E naturalmente nel governo ombra che forma (allora era premier il laburista Tony Blair), 3 membri sono ex allievi di Eton (Old Etonians). Ma del gruppo ristretto dei suoi collaboratori, ben 15 sono Old Etonians. E altrettanto avviene quando, nel maggio 2010 Cameron vince (a metà ) le elezioni e diventa premier a capo di una coalizione con il liberaldemocratici guidati da Nick Clegg: anche qui il nucleo duro del governo è costituito da aristocratici, da etoniani o da oxfordiani, come l’attuale Cancelliere dello Scacchiere (cioè ministro dell’economia) George Gideon Oliver Osborne, anch’egli nobile, erede della baronia Osborne, anch’egli laureato a Oxford, e anche egli, guarda un po’, ex membro del Club Bullington. Come si diceva una volta: buon sangue non mente. E neanche la classe.


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