by Sergio Segio | 11 Agosto 2011 6:42
E ha posto il limite di 10-15 giorni per l’avvio di riforme nel paese. Questo dopo la dichiarazione del suo ministro degli esteri, Ahmed Davutoglu, che martedì aveva affermato di aver visto i tank siriani lasciare Hama. Rituale presa di posizione anche degli Stati uniti: «La Siria starebbe meglio senza Assad, che ha perso la legittimità », ha dichiarato il portavoce della Casa bianca, Jay Carney. Gli Usa annunciano nuove sanzioni contro le infrastrutture finanziarie del paese. Le misure colpiscono la Banca commerciale di Siria, istituzione finanziaria di proprietà governativa, e la sua filiale in Libano, la Banca commerciale siriano-libanese, insieme alla maggiore compagnia telefonica del paese, la Syriatel. Congelano tutti i loro asset sotto giurisdizione Usa e proibiscono a imprese e individui di fare affari con loro. Sul campo però la situazione resta infuocata e confusa: i tank hanno lasciato Hama, ma ieri , secondo Human Rights, veicoli armati sarebbero entrati in altre due città vicino al confine con la Turchia, Taftanaz e Sermin (rendendo ancor più critico il rapporto con Ankara), e avrebbero ucciso una donna e ferito 13 persone. Altre 4 persone sarebbero morte martedì a Binnish. L’attacco peggiore sarebbe avvenuto a Homs, a nord di Damasco: Human Rights parla di 11 morti per un assalto nel principale quartiere residenziale della città .
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