«Calderoli e il governo fanno fuori i disabili»
«Stop al massacro delle persone con disabilità ». Con uno striscione di 150 metri quadri calato ieri mattina dal balcone del Pincio, uno dei luoghi simbolo di Roma a due passi dai palazzi del potere, è andata in scena la protesta indetta dalla Fish. La Federazione italiana per il superamento dell’handicap ha voluto così attirare l’attenzione sui tagli contenuti nella manovra economica del governo. La riforma dell’assistenza e fiscale e il relativo disegno di legge delega, infatti, comportano una fortissima compressione della spesa sociale con terribili ricadute sul mondo delle disabiltà .
I tagli di supporti economici indispensabili, quali le pensioni di invalidità e le indennità di accompagnamento, e di molti servizi sociali di assistenza saranno una vera e propria mannaia, come sottolinea il presidente della Fish, Pietro Barbieri: «Non è una macelleria sociale, è di più. È un massacro, una strage premeditata. Le famiglie non riusciranno più ad andare avanti. La quotidianità cambierà in modo drastico e drammatico. I tagli sulle agevolazioni fiscali, sulle pensioni di accompagnamento e sui servizi collegati saranno disastrosi. Queste misure, oltre a lasciare senza risorse intere famiglie, saranno fonte di ulteriore perdita di posti di lavoro:quelli degli operatori sociali che prestano assistenza e degli stessi disabili che non potranno più recarsi a lavoro. A rendere ancora più drammatico il tutto c’è il taglio di risorse agli enti locali, non ancora quantificato, che comporterà ulteriori ridimensionamenti dei servizi territoriali dedicati al mondo infantile ed anziano disabile». Uno smantellamento generalizzato del già carente sistema di servizi che, ricordano i manifestanti, fa dell’Italia il fanalino di coda europeo negli investimenti per il mondo disabile. Secondo i dati Eurostat, infatti, la Polonia spende più di noi e solo la Bulgaria è al nostro livello. Il malessere degli italiani portatori di handicap è forte, anche per le farneticanti esternazioni di Calderoli di fine agosto contro pensioni di reversibilità ed invalidità «da tagliare». Nessuna risposta, poi, da parte del governo, alle proposte avanzate della Fish e dalla Fand, altra associazione nazionale di settore, per una contromanovra economica. Così, in soli cinque giorni le associazioni hanno raccolto on-line ben 17 mila firme per l’appello contro i tagli del governo.
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