Migranti. Al via la campagna per voto e cittadinanza
I due testi di legge sono stati depositati in Cassazione e ieri è cominciata la raccolta delle firme necessarie per la consegna delle leggi alle Camere: entro sei mesi ne vanno raccolte 50 mila. A Roma un banchetto è stato allestito dai promotori al Pantheon, dove ieri si sono recati numerosi esponenti della politica e dello spettacolo tra i quali anche il segretario del Pd Bersani, il leader di Sel Nichi Vendola, il presidente della Fondazione della Camera Fausto Bertinotti. «È una vergogna che ci siano 50 mila bambini che ogni anno nascono o arrivano in Italia, che frequentano le nostre scuole, che si ritrovano poi a 18 anni senza sapere se sono italiani o sono immigrati: bisogna che noi diciamo loro che sono italiani», ha detto Bersani, per il quale «occorre comprendere che un processo di integrazione in una società civile e moderna può avvenire solo attraverso l’acquisizione di diritti e di doveri». Per Bertinotti, invece, «dovrebbe costituire scandalo un’Italia che continua a negare la cittadinanza a persone che ci vivono, che vi lavorano, che creano ricchezza e ne consentono la distribuzione, che sono inseriti nella società e che non si vede perché non debbano avere il diritto di voto alle elezioni amministrative».
Related Articles
Clandestini espulsi e immigrati nei Cie fino a diciotto mesi
Il governo vara un nuovo decreto legge voluto da Maroni
La svolta caldeggiata dalla Lega che si era vista bloccata la linea dura
Cittadini comunitari. Per la prima volta introdotta la misura del rimpatrio se sono ritenuti pericolosi
Magliette rosse. Adesso aiutiamoli a saltare
I migranti in mezzo al mare indossano la maglia rossa per farsi vedere meglio. Oggi ce l’abbiamo anche noi per parlare di loro e dei diritti calpestati
Il paese che perde i suoi giovani
LA FUGA dei cervelli. È la formula usata per evocare la migrazione di tanti giovani italiani, ad alto profilo professionale e scientifico, verso altri Paesi. Non solo europei. Dove trovano occupazione e riconoscimento. Fuga dei cervelli. È un’espressione che non mi piace. Perché i cervelli, nei Paesi liberi, sono liberi.