Rivolta delle banche Usa: no alle regole di Basilea
E «gli Usa dovrebbero prendere in considerazione l’ipotesi di abbandonare la nuova regolamentazione internazionale delle banche». Parole pesanti che arrivano proprio mentre il sistema creditizio, non solo europeo, è in difficoltà (è di ieri la notizia di 30 mila tagli in Bank of America che dopo il crac Lehman aveva inglobato Merrill Lynch). Dimon ha specificato di non essere contrario all’idea di rafforzare il sistema ma solo all’idea che venga imposto agli istituti più grandi come Jp Morgan un carico ulteriore. Secondo le regole di Basilea 3 gli istituti devono ricapitalizzare per portare il core Tier 1 al livello del 7% ma per i «pesi massimi» arriva al 9,5%. Per Dimon tra le cause del rallentamento c’è l’eccesso di regole, nate però proprio dagli eccessi che hanno portato nel 2008 alla crisi dei titoli tossici. «Basilea, derivati, regole di Volcker e Durbin, credo che stiano contribuendo».
Related Articles
Bitcoin, la moneta virtuale gonfiata dalla speculazione che ora rischia di scoppiare
Nessuna autorità controlla, quotazioni in altalena.Le banche centrali, le uniche abilitate all’emissione, spiazzate dai guru del web. Il valore circolante supera il miliardo di dollari e molti siti la accettano per i pagamenti
Convertito in legge il decreto su voucher e appalti
L’ok del Senato. La Cassazione adesso dovrebbe annullare il referendum del 28 maggio. La festa della Cgil: «Frutto della nostra mobilitazione, ora lavoriamo per la Carta dei diritti universali»
Euroscettici. Quanto costa uscire dall’euro
Le ultime proiezioni accreditano gli euroscettici di circa 150 seggi sui 751 nel nuovo Parlamento europeo, decisivi nello spostare la maggioranza a favore dei socialdemocratici o dei popolari