Tolti ai genitori i figli obesi Misura choc in Gran Bretagna

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LONDRA — Troppo grassi per rimanere con i genitori. In Scozia quattro bambini tra gli 11 e i 5 anni sono stati tolti alla famiglia per questioni di obesità . Ora i piccoli potrebbero essere adottati e rischiano di non vedere mai più mamma e papà . Il caso, il primo del genere in Gran Bretagna, ha scatenato una ridda di critiche. Si parla di una campagna discriminatoria nei confronti di chi è grasso e di indebita ingerenza nella vita privata delle persone. Quello che è certo è che la famiglia ricorrerà . Se è il caso anche alla Corte europea dei diritti dell’uomo. «Forse non siamo dei genitori perfetti — ha detto in lacrime la mamma, 42 anni, al Mail On Sunday, il domenicale che ha rivelato la notizia tutelando però i minori con l’anonimato — ma amiamo i nostri figli con tutto il cuore. È insostenibile pensare a un futuro senza di loro. Ci hanno preso di mira per via della nostra stazza e non ci hanno più lasciato andare. Vi giuro che abbiamo fatto di tutto per perdere peso. Sembra quasi che persino i criminali abbiano più diritti umani di noi».
La coppia, che ha in tutto sette figli e vive a Dundee, aveva già  ricevuto un ultimatum dai servizi sociali nel 2008. Allora i bambini erano sei: il dodicenne pesava cento chili mentre sua sorella, 11 anni, raggiungeva i 76 e la piccolina di tre anni i 25. Ai genitori era stato ordinato di mandare i figli a lezione di calcio e danza e di provvedere a un’alimentazione sana senza cibo spazzatura. Passano tre mesi e il piano non funziona; i minori vengono dati in affidamento una prima volta. La coppia, che non è accusata di alcun abuso, protesta disperatamente e allora il Comune decide di varare un insolito programma di monitoraggio: per due anni la famiglia viene alloggiata in una casa stile Grande Fratello, sorvegliata a vista durante i pasti da un assistente sociale che prende nota delle cose che non vanno. Le regole sono rigide: per tutti vige un coprifuoco alle 11 di sera. L’iniziativa, secondo l’avvocato difensore Joe Myles, causa più danni che altro: «Li hanno fatti vivere sotto un microscopio, accusandoli in continuazione di non essere all’altezza». «Mangiare con qualcuno che ti guarda è intollerabile — ha detto il capofamiglia che pesa più di cento chili e ha 56 anni —. Ci hanno trattato come bambini e tagliato fuori dal mondo. Noi abbiamo fatto di tutto: mia moglie ha cucinato cibo sano, abbiamo abolito gli snack e dato ai bimbi dolci solo il sabato. Ma nulla è bastato».
Martedì scorso gli assistenti sociali hanno deciso che l’esperimento era fallito e che i quattro bambini più piccoli, tre femmine e un maschio, sarebbero stati dati di nuovo in affidamento. Questa volta in via definitiva. Il Mail on Sunday racconta che gli altri tre figli della coppia sono sconvolti: «Si dovrebbero vergognare — ha dichiarato una delle ragazze —. Il peso è una questione personale e non riguarda gli assistenti sociali. I miei genitori sono della brava gente. Cosa succederà  ora ai miei fratelli più piccoli?». Tam Fry, presidente onorario della Child Growth Foundation, ha definito il provvedimento «una disgrazia. Queste persone hanno cercato di collaborare e tuttavia perdono lo stesso i loro bambini. È assurdo». Dal canto suo il Comune preferisce non entrare nel merito della vicenda e si limita a sottolineare che il suo staff «lavora sempre nell’interesse dei minori con in mente il loro benessere e la loro sicurezza».
La Gran Bretagna è uno dei Paesi più obesi del pianeta. Si calcola che nel 2030 saranno 26 milioni i cittadini sovrappeso con costi insostenibili per il servizio sanitario nazionale: gli esperti parlano di 45 miliardi l’anno. Il governo sta cercando di correre ai ripari con una campagna di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. È un primo passo ma non basterà .


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