67mila detenuti vivono in celle sovraffollate

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Dietro le sbarre in Italia ci sono 67.428 detenuti. 21.611 di troppo visto che la capienza regolamentare dei 206 istituti di pena sulla carta è di 45.817 posti. La regione con più detenuti è la Lombardia (9.559 a fronte di 5.652 posti regolamentari in 17 istituti, segue la Campania (7.858 nonostante la capienza prevista si fermi a 5.734 posti divisi in 17 case circondariali), al terzo posto il Lazio (6.594 detenuti per una capienza regolamentare di 4.855 persone per 14 carceri). Gli stranieri in carceri sono 24.401. 4.934 sono originari del Marocco, 3.616 sono romeni, 3.197 tunisini, 2.721 albanesi, 1.210 provengono dalla Nigeria, 749 dall’Algeria, 544 dall’Egitto, 372 dalla Cina. La percentuale altissima degli stranieri detenuti è se popssibile ancora più alta nel caso delle donne in carcere: su un totale di 2.877 detenute ben 1.182 sono straniere. Le madri con figli in carcere in totale sono 43 e i bambini che vivono in un istituto sono 54. Le carcerate in gravidanza sono 18 e nelle carceri sono attivi 17 asili nido. Solo 873 detenuti sono in semilibertà , mentre 14.639 sono in attesa del primo giudizio. Gli imputati sono 28.564 mentre i condannati sono 37.213.
«Le cifre dimostrano che dopo quel 28 luglio nel quale Giorgio Napolitano indicò come prepotente urgenza la necessità  di una riforma della giustizia e della conseguente situazione carceraria, ci si è arenati sulle solite chiacchiere – ha commentato Marco Pannella – la sola e adeguata riforma della struttura dell’amministrazione della giustizia è l’amnistia».
«Il pianeta carcere si trova in condizioni di stress – ha ammesso il ministro della Giustizia Nitto Palma – ma una risposta positiva potrà  venire dalla commissione sulla depenalizzazione. La sollecitazione dei radicali è opportuna: si tratta ora di dare risposte concrete».
Quasi non passa giorno senza che qualcuno dietro le sbarre si tolga la vita. Dall’inizio del 2011, 50 persone (età  media 35 anni) si sono suicidate in carcere.
Domenica notte nel bagno del carcere di Palermo si è impiccato un tunisino di 35 anni. I compagni di cella (sette persone) se ne sono accorti solo la mattina successiva.


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