Borse, fiato sospeso per Italia e Spagna Fmi rafforza gli strumenti anti-contagio

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BERLINO – «Noi europei abbiamo preso decisioni dure e le attueremo rigorosamente e in tempo utile, ma per la salvezza dell’economia mondiale urge che tutti facciano la loro parte». Sullo sfondo della paura per Italia e Spagna, il drammatico appello è stato lanciato ieri mattina al vertice G20 che sta per riunirsi a Cannes, dai presidenti della Commissione europea José Manuel Durao Barroso e dell’esecutivo europeo, Herman van Rompuy.
Un segnale d’allarme in più, in questa vigilia di tensione al calor bianco della riapertura dei mercati. Soprattutto per il caso Italia e i problemi della Spagna, i due Paesi definiti da tutti «sotto osservazione speciale» dopo le insistenti voci di piani d’emergenza da parte di Unione europea, Fondo monetario internazionale e banche centrali per salvarli. In proposito, sempre ieri l’Fmi è intervenuto con una nota per sottolineare che «nell’ultimo anno si è impegnato in un processo di revisione degli esistenti strumenti di finanziamento, in linea che le riforme iniziate nel 2008/09 per aumentare l’efficacia e la flessibilità  degli strumenti di prevenzione delle crisi. L’obiettivo della revisione – prosegue la nota – è rafforzare la capacità  del Fondo di mitigare il contagio fornendo liquidità  ai paesi che hanno politiche e fondamentali forti e che sono colpite da stress sui mercati finanziari. Il rafforzamento degli strumenti punta a gestire i bisogni dei paesi membri. Strumenti che non sono mirati a particolari stati. Compiere progressi in queste aree era un importante aspetto dell’agenda del G20 messa a punto all’inizio dell’anno».
La preoccupazione per Roma intanto cresce di ora in ora, con un occhio inquieto allo spread, il differenziale di rendimento dei tassi tra Btp e Bund tedeschi, dopo il picco di 380 punti raggiunto la settimana scorsa e l’interesse-record del 6 per cento toccato dai titoli sovrani italiani. E’ in una settimana di tempesta che Jean-Claude Trichet lascerà  a Mario Draghi la guida della Banca centrale europea (Bce). Tanto che ieri Trichet stesso ha ammonito: «La crisi non è finita, è determinante che le decisioni del vertice europeo vengano applicate del tutto e subito».
Toccherà  quindi a Piazza Affari e alla Borsa di Madrid dare i segnali decisivi, mentre da New York la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, ha chiesto di «rispettare con serietà  gli impegni con la Unione europea per evitare conseguenze pesanti». Le voci di contingency plans in preparazione per Roma e Madrid esasperano l’allarme. I mercati guardano con allarme alle quotazioni dei massimi istituti di credito italiani, gravemente colpiti venerdì anche dal peso di investimenti in titoli sovrani del paese.
Su questo sfondo di allarme rosso soprattutto per l’Italia, per la quale la credibilità  degli impegni assunti da Roma con la Ue resta in dubbio agli occhi dei partner, e in second’ordine per la Spagna, Barroso e van Rompuy hanno lanciato la loro insolita iniziativa. Nella lettera comune, esortano il resto del mondo a non lasciare l’Europa sola con le sue misure d’emergenza: «L’Europa ha fatto la sua parte, ora resta indispensabile che l’insieme dei partner del G20 agiscano in modo congiunto, in uno spirito di responsabilità  comune e di obiettivi comuni. Al G20 – continuano i presidenti della Commissione e dell’Esecutivo europeo – l’obiettivo della Ue sarà  ristabilire la fiducia a livello mondiale, sostenere una crescita durevole e la creazione di posti di lavoro, e mantenere la stabilità  finanziaria».


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