Grande distribuzione in crisi diminuiscono i megastore
Sono i dati emersi in un convegno dedicati alla distribuzione e al commercio in Italia. In particolare, per spiegare il fenomeno, Giuseppe Girelli, sales manager della Nielsen ha spiegato come «negli ultimi due anni si registra la crescita esponenziale dei superstores, dei discount e dei drusg specialy. Vale a dire quei punti vendita in grado di intercettare in modo più agile i desiderata dei consumatori». Detto in altri termini, il consumatore che continua a spendere lo fa in modo più mirato e consapevole. Passano in secondo piano esigenze un tempo fondamentali come il parcheggio, mentre si danno per ovvie strategie promozionali come il classico 2×3. E questo spiega anche il successo di alcuni format nuovi, come il negozio specializzato in cibi biologici o etnici.
Related Articles
Nel paese del Jobs Act il 57% dei giovani è precario
Ocse. I salari calano, l’occupazione non cresce, aumenta la disoccupazione di lunga durata
Rubin: il presidente imiti Clinton
Più tasse sugli americani ricchi «Con le aliquote del ’93 risparmi per 900 miliardi in 10 anni»
La regola anti stress
“Bruciati” per troppo lavoro: il burnout non è solo fatica, stanchezza o depressione. È una malattia, sempre più grave: in Europa colpisce il 22% di chi ha un impiego. E ora la Francia vara una normativa che tutela chi ne è vittima