Grecia, ancora scontri. Troika:dare nuovi aiuti

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FOTO: Atene un campo di battaglia

SECONDO GIORNO DI SCIOPERO -Nel secondo giorno di sciopero generale che anche oggi paralizza tutta la Grecia, quasi 20.000 manifestanti si sono radunati da stamani nella centrale piazza Syntagma ad Atene – dove sorge il Parlamento – per protestare contro il voto delle nuove e più rigide misure di austerity del governo in programma per oggi. La maggior parte dei manifestanti – almeno 15.000 secondo le stime degli organizzatori – sono aderenti o simpatizzanti del partito comunista mentre circa 2.000 sono dipendenti del ministero della Sanità  e personale ospedaliero che protesta contro i tagli degli stipendi e degli organici previsti dal decreto legge che oggi andrà  al voto. Sulla piazza sono presenti anche circa 300 giovani vestiti di nero e incappucciati che ieri si sono scontrati con le forze dell’ordine e provocato ingenti danni sulla piazza e nelle strade circostanti.

Ieri oltre 100.000 persone hanno manifestato per le strade di Atene dove circa 300 giovani incappucciati hanno scatenato per ore una guerriglia urbana che ha provocato una cinquantina di feriti oltre che ingenti danni in piazza Syntagma, dove sorge il Parlamento, e nelle strade adiacenti. A anche oggi tutti i settori del lavoro sono fermi – trasporti pubblici, traghetti e aerei – come si astengono dal lavoro dipendenti statali e del settore privato, professionisti e dipendenti dei supermercati mentre continua pure lo sciopero dei netturbini. Chiusi anche scuole e ospedali dove sono garantiti solo i servizi di pronto soccorso. Naturalmente nessuno si augura che si ripetano le violenze di ieri, ma è quasi certo che gli incappucciati torneranno anche oggi in piazza a creare problemi. Ieri sera, intanto, il multi-disegno di legge del governo è stato approvato dal Parlamento in prima votazione con 154 voti a favore (quelli di tutti i deputati del Pasok) e 141 contrari su 295 votanti. La votazione cruciale, quella articolo per articolo, è prevista per questo pomeriggio. Nel governo l’ansia é palpabile perché diversi deputati del Pasok nelle ultime settimane si sono più volte espressi contro l’articolo 37 del disegno di legge che riguarda la riforma del contratto collettivo di lavoro.


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