Il Vaticano: «Liberismo causa della crisi, serve un governo mondiale»

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MILANO – Il Vaticano chiede una «riforma del sistema finanziario e monetario internazionale», «una autorità  pubblica universale» che governi la finanza. Chiede «multilateralismo» non solo in diplomazia ma per «sviluppo sostenibile e pace». Denuncia il rischio di una generazione di «tecnocrati» che ignori il bene comune. Il Vaticano chiede inoltre di tornare al «primato della politica» sulla «economia e la finanza». E tra gli obiettivi a medio termine propone per questo la creazione di una Banca centrale mondiale Ma soprattutto fa sua una dura presa di posizione contro il liberismo accusato di essere causa della crisi. A cui, come detto, bisogna rispondere creando un’autorità  pubblica mondiale. Se non si crea un’autorità  pubblica mondiale il mondo globalizzato rischia infatti di diventare una «torre di Babele», secondo il Pontificio consiglio per la Giustizia e la pace. L’attuale crisi economica e finanziaria è infatti sempre per il Pontificio consiglio per la giustizia e la pace l’«effetto devastante» delle ideologie liberiste, sempre per il Pontificio consiglio che ha pubblicato un documento intitolato «Per una riforma del sistema finanziario e monetario internazionale nella prospettiva di un’autorità  pubblica a competenza universale».

IL DOCUMENTO – «Un effetto devastante di queste ideologie, soprattutto negli ultimi decenni del secolo scorso e nei primi anni del nuovo secolo, è stato lo scoppio della crisi nella quale il mondo si trova tuttora immerso», si legge nel documento del dicastero vaticano. «Cosa ha spinto il mondo in questa direzione estremamente problematica anche per la pace? Anzitutto un liberismo economico senza regole e senza controlli. Si tratta di una ideologia, di una forma di “apriorismo economico”, che pretende di prendere dalla teoria le leggi di funzionamento del mercato e le cosiddette leggi dello sviluppo capitalistico esasperandone alcuni aspetti». Nel documento vaticano, vi è anche una critica all’approccio liberista che ha fatto fallire Lehman Brothers: «Un orientamento di stampo liberista – reticente rispetto ad interventi pubblici nei mercati – ha fatto propendere per il fallimento di un importante istituto finanziario internazionale, immaginando in tal modo di delimitare la crisi e i suoi effetti. Ne è derivata purtroppo una propagazione di sfiducia che ha spinto a mutare repentinamente atteggiamento, sollecitando interventi pubblici sotto varie forme, di enorme portata (oltre il 20% del prodotto nazionale) al fine di tamponare gli effetti negativi che avrebbero travolto tutto il sistema finanziario internazionale».

GLOBALIZZAZIONE – Proprio per evitare i rischi e le catastrofi apportate dal liberismo economica è necessario instaurare un’autorità  mondiale che risolva i problemi dell’economia e non solo. «In un mondo in via di rapida globalizzazione, il riferimento ad un’Autorità  mondiale diviene l’unico orizzonte compatibile con le nuove realtà  del nostro tempo e con i bisogni della specie umana. Non va, però, dimenticato che questo passaggio, data la natura ferita degli uomini, non avviene senza angosce e senza sofferenze», si legge nel documento, che ricorda come già  Giovanni XXIII, e poi Benedetto XVI nella enciclica «Caritas in veritate», hanno proposto la creazione di un’autorità  mondiale.

TASSARE LA FINANZA – La Santa Sede appoggia anche la proposta di una tassazione internazionale delle transazioni finanziarie. «Dovrebbe essere attuata – afferma il Pontificio consiglio giustizia e pace – mediante aliquote eque, ma modulate con oneri proporzionati alla complessità  delle operazioni, soprattutto di quelle che si effettuano nel mercato secondario».


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