Lavitola, bufera su Frattini L’Albania smentisce il ministro

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ROMA – Aveva negato, Franco Frattini. «Lavitola non ha mai partecipato a incontri istituzionali, probabilmente cercava di farlo», era stata la tesi espressa dal ministro degli Esteri in un’intervista con Maurizio Belpietro a Canale 5 martedì scorso. L’intercettazione pubblicata da Repubblica era però chiara: il faccendiere, oggi latitante, due anni fa aveva cercato di inserirsi in un incontro tra Frattini e il suo omologo albanese Ilir Meta. E nonostante quel che dice la Farnesina, ce l’aveva fatta. A dimostrarlo è una fotografia tirata fuori dalla corrispondente in Italia della televisione di Tirana Tch: in bella mostra ci sono Frattini, Meta e, accanto a loro, Valter Lavitola. I tre si guardano negli occhi, stanno chiaramente parlando. Non solo: se si confronta l’immagine con quelle ufficiali pubblicate sul sito del ministero, si fuga ogni possibilità  di falso: i ministri indossano le stesse cravatte, la foto è stata scattata il giorno dell’incontro ufficiale alla Farnesina.
A rilanciare lo scatto, e la notizia, è stata Repubblica.it. Reagisce subito Italo Bocchino: «Tra i tanti motivi per cui l’Italia ha perso credibilità  nel mondo c’è anche quello di avere un ministro degli Esteri bugiardo», dice il capogruppo Fli. E aggiunge: «Insieme con Lavitola, Frattini si era occupato anche di altre questioni in Centroamerica, in Sudamerica e nei Caraibi». Il suo compagno di partito Carmelo Briguglio chiede le dimissioni del ministro, lo definisce “unfit”, inadatto a rappresentare l’Italia. Gli fa eco Massimo Donadi, dell’Idv: «Dovrebbe dimettersi per aver detto il falso agli italiani e dovrebbe venire in Parlamento a spiegare quali siano i suoi rapporti con il direttore dell’Avanti! e a quali incontri abbia partecipato». In Transatlantico, si sprecano i paragoni con l’ex ministro della Difesa britannico Liam Fox, costretto alle dimissioni da un blogger italiano che aveva messo in rete le foto di incontri ufficiali cui partecipava il suo migliore amico. «E’ la stessa storia – dice il pd Ermete Realacci – peccato che qui nessuno si dimetta». E infatti, Frattini continua a negare. «Di certo non è una foto scattata durante l’incontro ufficiale – dice quando la notizia si diffonde – e poi, Lavitola era una persona come tante altre che, se non ricordo male, conosceva prima di me Ilin Meta». Più tardi, una nota della Farnesina esprimerà  il suo «forte rammarico per un fatto che certamente non si sarebbe verificato se all’epoca si fosse saputo dell’esistenza di vicende poco chiare intorno alla persona del dottor Lavitola». E precisa che la foto non è stata scattata nella stanza dell’incontro ufficiale, ma in quella della successiva conferenza stampa. Taglia corto Anna Finocchiaro: «La questione non è se si trattasse di occasione ufficiale o ufficiosa – dice la capogruppo pd al Senato – ma riguarda i motivi per cui un personaggio come Lavitola abbia potuto mostrare una vicinanza equivoca anche nei confronti della Farnesina. E’ scandaloso come questo governo mostri, a tutti i livelli, contiguità  con personaggi del genere». A difendere Frattini intervengono i pdl Amedeo Laboccetta, Margherita Boniver, Michaela Biancofiore, Giancarlo Lehner. Per lo più se la prendono con Italo Bocchino: «Pensi al suo gineceo», dice la Boniver. Nel merito, i compagni di partito del ministro ritengono non ci sia nulla da chiarire: quella contro Frattini – a loro dire – è una brutale campagna mediatica.


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