Le manovre di Della Valle e Rotelli mettono le ali al titolo Rcs Mediagroup

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MILANO – Volano in rialzo del 16,9% le azioni di Rcs Mediagroup ma nonostante lo strappo delle ultime due sedute il titolo vale sempre meno del diritto di recesso fissato lo scorso giugno. In molti hanno scommesso che il disimpegno di Diego Della Valle dal patto di Mediobanca, fosse propedeutico a una maggiore presa di posizione nei confronti del gruppo che pubblica il Corriere della Sera. Tuttavia, se anche così fosse, i contorni e i modi di un futuro investimento di Mr Tod’s sul gruppo sono tutti da definire, e intanto Rcs si è dovuta ricomprare quell’1,1% di azioni relative al recesso, che non sono state sottoscritte dal mercato.
Le speculazioni su un riassetto nell’azionariato del gruppo di via Solferino hanno fatto guadagnare ai titoli Rcs il 28% in due sedute portando le ordinarie da 0,7 a 0,9 euro. Tuttavia le azioni oggetto del diritto di recesso erano in vendita a un prezzo pre-crisi e pari a 1,163 euro (ovvero il 24% in più della chiusura). Questi titoli erano offerti a tutti i soci a un prezzo prefissato in base ai valori dell’inizio dell’estate, dopo il cambio di ragione sociale varato dall’assemblea dello scorso 20 giugno. L’unico a non aver guardato a mere ragioni di opportunità  economiche è stato Giuseppe Rotelli titolare dell’11% dei diritti di voto di Rcs, ma fuori dal patto di sindacato. A riprova della serietà  delle sue intenzioni di investitore stabile, l’imprenditore della sanità  ha infatti aderito pro quota al recesso, rilevando lo 0,14% di Rcs per 1,2 milioni. Del resto Rotelli aveva rilevato l’ex pacchetto rastrellato dall’immobiliarista Stefano Ricuci in mano al Banco Popolare a prezzi anche più lontani da quelli di mercato. E proprio l’alto valore di carico dei titoli Rcs in mano sia ai soci del patto, che a quelli che sono rimasti fuori (tra cui oltre Rotelli anche Benetton e Toti), rende difficile il successo di un’eventuale Opa se non con l’obbiettivo di togliere dal mercato il flottante.
Oggi intanto si svolgerà  una riunione del comitato esecutivo di cui fanno parte il presidente Piergaetano Marchetti e l’ad Antonello Perricone, Della Valle, Rotelli, John Elkann, Renato Pagliaro, Carlo Pesenti ed Enrico Salza. Si tratta della prima riunione dopo la pausa estiva, e all’ordine del giorno ci sono alcuni temi di routine. Certo che andando verso la fine dell’anno e nel mezzo di un piano di riassetto che riguarda la Quotidiani, la Periodici e la divisione pubblicitaria, sono molti i dettagli da mettere ancora a punto. Tra cui anche l’opportunità  di svalutare o meno le attività  spagnole, che hanno prezzi di carico molto elevati. Tuttavia le perdite legate all’impairment, rischierebbero di minacciare la solidità  patrimoniale di Rcs Mediagroup, e magari potrebbero essere rimandate a compensazione di future vendite di cespiti, come ad esempio quelli immobiliari.
(s.b.)


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