L’Olanda ci ripensa: marijuana come la cocaina

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MILANO – La marijuana, il cui consumo in Olanda è storicamente liberalizzato, sta per essere equiparata de facto dalle autorità  olandesi alle droghe pesanti come cocaina ed eroina. Questo perché, secondo il ministro dell’economia Maxime Verhagen, l’attuale marijuana, soprattutto la varietà  più diffusa e richiesta nel Paese, la cosiddetta “skunk”, ha un contenuto di THC ben maggiore rispetto all’“erba” di venti o trent’anni fa. La marijuana skunk, infatti, contiene spesso oltre il 15% di THC (tetraidrocannabinolo, il “principio attivo” della marijuana), e il limite del 15% sta per imporsi quale discrimine tra marijuana considerata “droga leggera” e una marijuana in tutto equivalente, secondo le autorità  olandesi, ad una “droga pesante”.

TANTE DROGHE- L’apparente cambiamento di registro olandese troverebbe un suo fondamento razionale nell’assunto che “più THC è presente, maggiori saranno gli effetti dannosi per la salute”. «L’effetto psicotropo, e quindi anche le ricadute sulla salute e sul comportamento, pur essendo certamente correlati alla quantità  di THC, sono altresì dipendenti anche dalle capacità  di assorbimento individuali, che variano da persona a persona» spiega Giovanni Umberto Corsini, professore Ordinario del Dipartimento di Neuroscienze dell’Istituto di farmacologia di Pisa.  «In ogni caso questo cambiamento andrebbe anche accompagnato da iniziative per limitare l’abuso di alcol, la vera droga considerata “leggera” e che andrebbe invece equiparata a una “pesante”».

WEED PASS- Un “weed pass”, letteralmente un “permesso per l’erba”, questo viene prospettato dalle autorità  olandesi in materia di consumo di marijuana. Questo permesso sarà  dato ai residenti per scoraggiare il cosiddetto “turismo della droga”, che richiama grandi masse di persone, soprattutto giovani, nel Paese dei tulipani. Ma un certo malumore comincia a serpeggiare tra i proprietari dei coffee shop, ossia i  locali in cui è possibile consumare e acquistare la marijuana e le altre droghe in piena libertà . Marc Josemans, infatti, dell’associazione nazionale coffee shop, non è per nulla d’accordo con l’iniziativa del governo olandese: «Criminalizzare la marijuana» dice Josemans, «indurrebbe di certo la diffusione di prodotti illegali non controllati, e questo arrecherebbe un vero rischio per i consumatori. Accogliamo volentieri migliori criteri sul controllo della qualità , ma con questa norma ci stanno imponendo una cosa che non possiamo controllare».


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