Mezza Hollywood sbarca a Grozny per i 35 anni del tiranno ceceno

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MOSCA — Ufficialmente sarà  una festa a sorpresa perché lui ha detto di non voler né regali né altro. Ma tutta la Cecenia è in fibrillazione e guarda a quello che accadrà  oggi nella capitale Grozny, quando il presidente Ramzan Kadyrov compirà  35 anni.

Attori, una celebre violinista, politici e imprenditori. Tutti per l’ex guerrigliero che oramai da tempo ha garantito a Vladimir Putin il controllo della irrequieta repubblica caucasica e che non bada a spese per finire sui giornali e sulle tv.

Così l’occasione viene fornita dall’inaugurazione di Grozny-city, un centro commerciale e di uffici con grattacieli e palazzi pieni di vetrate. Sarà  il cuore della futura Cecenia degli affari, quella che dovrebbe convincere la Russia dell’opportunità  di far svolgere anche qui eventi delle Olimpiadi invernali del 2014 e dei campionati del mondo di calcio del 2018. Un fiume di quattrini.

Attorno a Kadyrov ci saranno dunque Kevin Costner, Eva Mendes, Hilary Swank. Per allietare gli ospiti, è stata scritturata la anglo-cinese Vanessa Mae, una delle più quotate violiniste del mondo. Una festa costosa, ma che non spaventa certamente il signore e padrone della Cecenia, abituato a non negare nulla a sé e ai suoi concittadini.

A cominciare dalla squadra di calcio del Terek che milita nella premier League russa. A gennaio ha deciso di affidarla alle cure dell’ex campione olandese Ruud Gullit, ingaggiato con un contratto da 6 milioni di euro l’anno. Ma a giugno, deluso dai risultati, lo ha licenziato in tronco. Eppure, per scaldare i suoi ragazzi, Ramzan aveva organizzato alcune simpatiche partitelle. Prima con l’intera ex nazionale brasiliana composta dai vari Dunga, Romario, eccetera. Poi con una selezione di all star: da Figo a Baresi, a Maradona (un milione di dollari per lui). E per l’occasione anche Kadyrov era sceso in campo, nonostante il fisico a dir poco massiccio.

Lui ama tutti gli sport, ma soprattutto gli piace sparare. Sparava quando era un militante indipendentista nella prima guerra contro i russi. Ha continuato a sparare nel suo ruolo di capo delle forze di sicurezza del padre-presidente (fatto saltare in aria dai nemici). Ora che è lui il numero uno, naturalmente deve badare alla forma. Così nella tasca posteriore dei jeans porta una «elegante» pistola automatica d’oro. E, secondo quanto raccontato dall’ex ambasciatore Usa Burns in uno dei dispacci resi noti da WikiLeaks, non se ne priva mai. Alla festa di matrimonio del figlio di un boss dagestano, Kadyrov continuava a tenere in tasca la preziosa arma anche mentre ballava e lanciava fasci di banconote da cento dollari ai bambini.

Tutta pubblicità , dicono i suoi fedelissimi. E il presidente ceceno sembra tenere molto alle pubbliche relazioni. Domenica è andato alla radio per parlare in diretta con gli ascoltatori. A ognuno ha regalato qualcosa: un appartamento, automobili, computer.

A migliorare la sua immagine internazionale ci dovrebbe pensare il Cremlino che si è affidato a ditte internazionali di pr (l’americana Ketchum inc. e l’europea Gplus, più i lobbisti di Washington Group) che per un compenso di svariati milioni di euro dovrebbero ammorbidire giornali e opinion leader. Ma per ora i risultati sono modesti. L’immagine del governo russo e di Vladimir Putin non è certo migliorata in Occidente. Di quella di Kadyrov, poi, meglio non parlare.


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