Cancellieri: “Le ronde? Non esistono”

Loading

ROMA – È contro la mafia il primo impegno istituzionale. Venerdì, a Palermo, con prefetti e polizie, quando sarà  aperta la sezione dell’agenzia per i beni confiscati. È presto per annunciare il programma, ma Anna Maria Cancellieri, il prefetto divenuto ministro dell’Interno che oggi riunisce il comitato sull’ordine pubblico, non si sottrae a un incontro con la stampa, lei che per vent’anni proprio di giornali s’è occupata in prefettura a Milano, al punto da diventare pubblicista.
Una spilla a forma di cavallo alato come portafortuna, una forza comunicativa che la fa apparire più abile di un politico consumato. Paletti fermi. Come quello sulle donne: «Quote rosa? Vorrei che non ce ne fosse più bisogno. Non dovrebbero esserci riserve indiane. Sono per la parità  sostanziale, bisogna scegliere le persone, maschi o femmine che siano, in base a bravura e competenza». Come sulla natura del governo: «Non dobbiamo avere una linea politica, non siamo stati eletti, io non ho un partito alle spalle, né un programma politico da illustrare. Farò il mio dovere, come l’ho fatto da prefetto e da commissario». Fioccano le richieste di interviste. Lei si schermisce: «Voglio essere giudicata non per le parole, ma per i fatti».
Si chiude l’era Maroni, il leghista che ogni sabato imponeva di diffondere le statistiche sugli stranieri espulsi. Un Maroni che pure parla bene della Cancellieri e di cui lei ha confermato il capo di gabinetto Procaccini. Ma un leghista da cui non ci si può non discostare. Le ronde, da lui sostenute? Lei, con un sorriso: «Non esistono». I sindacati, sempre polemici con l’ex ministro per i tagli da 2,4 miliardi di euro al punto da ridurre le auto senza benzina, li vedrà  «prestissimo», ne ha già  parlato col capo della polizia Antonio Manganelli, «da tempo mio amico». I comuni non sciolti, come Fondi e Belmonte Mezzagno, il paese dell’ex ministro Saverio Romano: «Approfondirò». Tantissime le cose da fare. Sul tavolo della Cancellieri c’è la sentenza del Consiglio di Stato che ha azzerato il piano sui rom di Maroni («Presto interverremo»). C’è il dossier immigrazione («Conosco bene la questione»). C’è il piano sui black block («Lo studierò»).


Related Articles

Sulla povertà Renzi fa proclami epici e riforme a saldo

Loading

Giovedì il Consiglio dei ministri approverà due disegni di legge collegati alla legge di stabilità: un piano contro la povertà con risorse inconsistenti: 600 milioni per 4,5 milioni di poveri assoluti

Protocollo coi sindacati, le cooperative ripartono da lavoro, soci e sostenibilità

Loading

Alleanza delle Cooperative. Protocollo firmato con Cgil, Cisl e Uil contro violenza e discriminazioni di genere. Per rilanciare la partecipazione interna si punta su formazione e consapevolezza

ChatGPT. Qual è il vero scontro sull’Intelligenza artificiale?

Loading

L’intelligenza è un concetto incerto, sempre in corso di definizione. E la politica dell’immaginazione è oggetto di una lotta strenua: è la facoltà usata per inventare il futuro

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment