Clamoroso autogol di Pisapia

Loading

Così doveva essere secondo i dettami dell’ordinanza del 18 ottobre scorso approvata dopo mesi di consulti e promesse per salvare la città  dallo smog. E invece, solo nel tardo pomeriggio di ieri, è arrivato il clamoroso dietrofront. Giuliano Pisapia, il sindaco del vento che dovrebbe cambiare l’aria viziata di Milano dopo 17 anni di governo delle destre, ha incontrato il presidente della provincia Podestà  e ha fatto un’improvvisa e imbarazzante marcia indietro. Ha accettato la proposta di Podestà  di annullare il blocco del centro in cambio di un tavolo per studiare misure «rapidissime e condivise» insieme alla Provincia e ai sindaci dell’hinterland. Domani dunque le auto potranno circolare e inquinare liberamente. Forse, dopo, ci si orienterà  per una settimana di circolazione a targhe alterne a Milano e provincia.
Al di là  del merito colpisce il metodo. Pisapia è stato eletto sulla scia di lunghissime biciclettate vestite di arancione. Pochi giorni dopo la sua elezione i milanesi hanno votato a favore di cinque referendum ambientalisti che immaginano misure ben più radicali del blocco del traffico ristretto all’area Ecopass. Una settimana fa i milanesi hanno festeggiato la prima domenica a piedi della «nuova era» e da un settimana in città  si parla solo dello smog. Lo stesso Pisapia ha detto che Milano sta soffocando e che si tratta di una vera e propria «emergenza sanitaria». Allora delle due l’una: o siamo su Scherzi a parte oppure bisognava andare fino in fondo perché davanti alla salute dei milanesi non c’è shopping natalizio che tenga. Ma soprattutto non si può prendere una decisione per poi rimangarsela in zona Cesarini. E invece alla prima vera prova di forza per salvare la città  dallo strapotere delle auto Pisapia purtroppo si è spaventato e ha ceduto agli attacchi dei soliti noti: l’Aci del vice presidente Geronimo La Russa, figlio di Ignazio, i commercianti di via Montenapoleone, i dubbi del Corsera e le critiche della Regione di Formigoni e della provincia di Podestà .
Marcia indietro sul blocco del traffico
L’obiezione dei pasdaran dell’auto a tutti i costi sono sempre le stesse, sentite mille volte: il blocco del centro è inutile perché insufficiente, stressa il sistema di trasporti pubblici e rischia di mandare in tilt la città . Infatti è vero: chiudere il centro non basta. Ma se il sindaco e la sua giunta mostrano di non avere la forza di attuare una misura così blanda da essere quasi inutile e nemmeno di attuare la loro prima sbandierattissima ordinanza anti-smog, è difficile credere che potranno fare di più che appellarsi genericamente alla buona volontà  dei cittadini. Ma i milanesi la buona volontà  ce l’hanno già  messa, hanno votato questo sindaco e vogliono che governi e attui quanto ha promesso. Non che «condivida» la linea con Podestà  o che si spaventi alla prima strombazzata di clacson. E ieri in rete hanno manifestato tutta la loro delusione.


Related Articles

Spazzini nello spazio

Loading

La quantità  di rifiuti alla deriva è ormai fuori controllo: «Abbiamo perso il controllo dell’ambiente», commenta (alla Bbc) Donald Kessler, lo scienziato che ha diretto un gruppo di ricerca del National Research Council degli Stati uniti. Il rapporto di questo gruppo di scienziati è l’ultimo allarme sui rifiuti spaziali – nel senso proprio del termine: oggetti di scarto in orbita intorno alla terra.

Cambiamenti climatici. «Inizia l’era dell’ebollizione globale»

Loading

Luglio più caldo di sempre, allarme del leader dell’Onu António Guterres

Altra economia. I contadini indipendenti fanno rete

Loading

Dalle olive del Belice alle arance di Rosarno, produttori agricoli, attivisti e migranti si autorganizzano. Senza passare per la grande distribuzione

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment