Shanghai. Le città  di primo livello non riescono a soddisfare i propri residenti.

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Il Rapporto, redatto congiuntamente dalla Nanyang Technological University (NTU, Singapore) e la cinese Shanghai Jiao Tong University, è appunto mirato a identificare il grado di soddisfazione dei cittadini cinesi e delle aziende riguardo all’efficenza dei servizi pubblici. Lo studio è stato condotto da aprile a giugno in 32 grandi città  attraverso un sondaggio cui hanno risposto 25.222 cittadini e 3.203 imprese.

Il team di ricerca definisce un governo service-oriented quello che incorpora indicatori chiave come: l’essere esente da corruzione, essere efficiente, trasparente e democratico. Oltre a questi, gli indicatori includono il livello di fiducia che il pubblico ripone nel governo, la partecipazione dei cittadini e delle imprese nei processi decisionali e d’implementazione, oltre alla qualità  del servizio d’informazioni fornite dal governo.

Shanghai, Pechino, Guangzhou e Shenzhen, le quattro città  della Cina considerate come di primo livello in termini d’influenza politica ed economica, sono risultate non soddisfacenti  in larga misura per i loro residenti, e non figurano nella lista delle prime dieci città  per gradimento.

Xiamen, provincia del Fujian, è invece emersa in cima alla lista, seguita da Qingdao, Suzhou, Jinan, Changsha, Chongqing, Ningbo, Shijiazhuang, Guiyang e Changchun.

“Lo sviluppo economico può offrire più garanzie materiali per la fornitura di servizi pubblici, ma, nella maggior parte dei casi, tali vantaggi economici non si convertono in una maggiore soddisfazione del pubblico rispetto ai servizi del governo”, ha dichiarato Wu Wei, direttore del Centro Nanyang per la pubblica amministrazione della NTU, che ha poi affermato: “La nostra ricerca ha scoperto che alcuni governi cittadini cinesi sono stati meno efficaci e privi di adeguata partecipazione dei cittadini”.

“Mettere un accento eccessivo sullo sviluppo economico, mentre si  trascura lo sviluppo equilibrato del governo e della sua capacità  di offrire servizi sociali, determina un effetto negativo nella costruzione di un governo efficiente”, ha concluso Wu Wei, che ha indicato anche l’importanza di Internet per la costruzione di governi orientati ai servizi.

In Cina, il micro blog, detto Weibo, in piena espansione, sta diventando un importante canale di comunicazione tra il pubblico e il governo nella misura in cui sempre più dipartimenti governativi cinesi stanno ricorrendo ai micro blog per comunicare con il pubblico, ha affermato Wu.

Finora, più di 10.000 amministrazioni e oltre 8.600 funzionari del governo cinese hanno aperto conti micro-blog su Weibo.com, un’importante piattaforma di micro-blogging.

Tuttavia, “ci sono vari problemi, ad esempio, molti dipartimenti governativi sono molto lenti nell’aggiornamento delle informazioni, usano un linguaggio burocratico e vi è una deficienza d’interazione con il pubblico”, ha detto l’esperto di sondaggi, Xie Yungeng.

Sulla stampa ufficiosa in lingua inglese pubblicata in Cina appaiono spesso articoli d’indagine e riflessione sui più variati temi, dall’economia che regna sovrana, passando per la cultura e i servizi sociali, ultimamente molto dibattuti, fino ad aspetti folcloristici e di vita comune familiare e individuale.

Il comune denominatore è rappresentato da questa metodologia: Si pongono un problema o gruppo di problemi, poi si presentano cifre, statistiche e dati numerici qualitativi e qualitativi, spesso molto dettagliati e significativi , ricavati da una miscela fonti ufficiali (ministeri o enti pubblici o Istanze di partito), ricerche e investigazioni di Università , Centri di ricerca e investigazione e rinomati esperti nazionali. Per ultimo, si traggono considerazioni e suggerimenti più o meno conclusivi, che fanno riferimento a politiche o provvedimenti amministrativi in corso o previsti per l‘immediato futuro.

Questo schema evidenzierebbe una relazione fra strutture pubbliche e cittadini, in questo caso direttamente via micro blog Internet, senza però citare organizzazioni o altre strutture o istanze della società  civile in senso lato. In effetti, occorrerebbe invece conoscere meglio l’accesso ai micro blog da parte di popolazioni sprovviste di PC o di accesso efficente a internet.

Autore: Hongyi da Wang Cina Daily del 24/11/2011

Traduzione libera e commenti di “Goodson”,  Beijing,China


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