Anche la Germania sfora il tetto Ue

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Teoricamente anche la Germania è nettamente al di fuoti dei parametri stabiliti a Maastricht: il deficit, infatti, sfiora il 5%, mentre il debito è pari all’80% del Prodotto interno lordo. Al contrario dell’Italia, però, la Germania non ha problemi di finanziamento del debito e i tassi sui Bund decennali sono di poco superiori al 2%, mentre quelli sulle scadenze brevi (3-6 mesi) sono di poco superiori allo zero, tanto da costringere la Banca centrale tedesca a acquistare (cosa che non può fare Bankitalia) l’equivalente tedesco dei Bot altrimeti le aste andrebbero deserte. Destatis ha anche comunicato che dell’importo complessivo, 1.289 miliardi di debito sono imputabili allo Stato federale, mentre i laender sono indebitati per 610 miliardi e i comuni di 129 miliardi.


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Sul manifesto di luglio avevo scritto: «L’Italia ha subito 5 manovre correttive, maggiori entrate e tagli alla spesa pubblica, tra il 2011 e il 2012, per un ammontare complessivo che sfiora i 120 miliardi di euro, al netto del fiscal compact e dell’euro plus che costringerà  il paese a delle misure (correttive) tra i 35-45 mld di euro. Le previsioni di crescita del Paese sono sicuramente condizionate dal contesto internazionale e, in particolare, europeo, ma le stime di crescita sono in qualche misura coerenti con il taglio della spesa pubblica e la riduzione del reddito delle famiglie via incremento della pressione fiscale.

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Il governo ha recepito alcune richieste sindacali ma non basta. Alessa (da “il manifesto”, 8 ottobre 2006) di Antonio Sciotto

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