Immigrati, la paura diffusa per i “clandestini” Ma accoglienza verso chi fugge dalla povertà
ROMA – Gli immigrati irregolari fanno ancora paura: otto italiani su dieci sono fortemente “preoccupati”. Bocciato il governo Berlusconi: la sua politica migratoria non ha convinto l’83% dei cittadini. E ancora: aumenta nel nostro Paese il numero di chi ritiene i migranti una risorsa. È quanto emerge dal quarto rapporto “Transatlantic Trends: Immigration” curato dal German Marshall Fund of the United States e dalla Compagnia di San Paolo. L’indagine fotografa le opinioni dei cittadini di Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Italia e Spagna sulla questione immigrazione.
Timori solo per gli irregolari. In tutti i Paesi monitorati la maggioranza dei cittadini si dichiara preoccupata soprattutto dall’immigrazione clandestina, con una media europea del 67% e picchi in Spagna (74%) e in Italia, che con l’80% di “preoccupati” detiene il record negativo.
Giudizi negativi sulle scelte del governo. È alto il numero dei cittadini che non condivide le scelte del proprio governo in materia di immigrazione, con il 68% degli europei e il 73% degli americani che giudicano l’operato dell’esecutivo “poco” o “molto poco” soddisfacente. I meno entusiasti sono proprio gli italiani, che giudicano il proprio governo (il governo Berlusconi, visto che il sondaggio è stato effettuato nel settembre 2011) in maniera negativa o molto negativa a larga maggioranza (83%), un dato in aumento rispetto al 70% del 2010.
L’Italia tra chiusure e aperture. Nel 2011 i dati mostrano che la percentuale di italiani che classifica l’immigrazione come una delle due priorità assolute del Paese non è cambiata rispetto al 2010 (21%), mentre si evidenzia una diminuzione della percentuale di italiani che ritengono che nel Paese ci siano “troppi” immigrati (48%, in calo rispetto al 53% del 2010). Aumentano poi gli italiani che descrivono l’immigrazione come un fenomeno che arricchisce la società nazionale, passando dal 49% dello scorso anno al 58% oggi.
Accogliere i poveri. La maggioranza degli intervistati è comunque favorevole ad accogliere gli immigrati che fuggono dalla povertà . Spagna (76%), Italia (68%) e Stati Uniti (64%) sono i Paesi che dimostrano maggiore apertura verso coloro che fuggono da condizioni economiche difficili rispetto a una media europea del 58%.
Via libera all’Europa. Il 60% degli italiani e il 51% degli spagnoli ritiene preferibile che sia l’Unione Europea a stabilire le quote di immigrati per ciascuno dei Paesi, con aumenti significativi rispetto al 2010 quando le percentuali erano pari rispettivamente al 47% e al 34%.
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