«Adesso cancellare le leggi razziste»

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«Una manifestazione bella e piena di una pluralità  incredibile, gente normale, non solo realtà  organizzate. Tutto questo è molto positivo, è la risposta che bisognava dare a quanto è accaduto a Firenze, ma non basta». Sono le sei del pomeriggio e Ornella De Zordo, consigliera d’opposizione della lista di cittadinanza «Per un’altra città » ha appena finito di sentire parlare dal palco il governatore della Toscana Enrico Rossi, mentre tutto intorno almeno ventimila persone continuano a sfilare per le vie del centro. «Questa manifestazione è una delle risposte che bisognava dare, ma non basta – ripete – perché quello che è avvenuto è sicuramente da collegare alla subculturra razzista che si è affermata negli ultimi venti anni, entrando in vari ambiti e anche nell’immaginario collettivo. Una cultura molto pericolosa. Non dobbiamo dimenticare che abbiamo avuto al governo un partito che sul razzismo ha costruito molto. Per questo la manifestazione di oggi è un bene, perché è stata una risposta immediata e di testa, ma adesso occorre che le istituzioni siano conseguenti. Bisogna cambiare delle leggi, prima fra tutte ovviamente la Bossi-Fini , e dare la cittadinanza ai bambini figli di stranieri che nascono in Italia. Due punti che demoliscono la costruzione fatta contro lo straniero in questi ultimi venti anni. 
Anche lei giudica sbagliato considerare quanto accaduto solo come il gesto isolato di un folle?
Assolutamente si. A insistere su questa lettura è l’estrema destra. Credo invece che l’omicidio dei due ragazzi senagalesi rappresenti l’escalation della subcultura razzista. Certamente non tutti per fortuna arrivano a questi estremi, ma quanto accaduto a Firenze mi sembra il punto limite di una cultura che considera lo straniero come una persona infetta, come qualcuno che determina il degrado della città  in cui vive. E a dimostrazione di questo c’è quanto è successo sul web poche ore dopo il duplice omicidio, con i messaggi di esaltazione della figura di Casseri.


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