«Francesco non era in nero»
Illazioni che il presidente della cooperativa per cui Pinna lavorava, la «OnStage», e lo stesso Jovanotti, hanno voluto smontare. Paolo Rizzi, a capo della coop, ha precisato che il compenso era «di 6,50 euro all’ora, con contratto regolare sia dal punto di vista della sicurezza che sugli altri fronti». «Francesco aveva, come tutti – sottolinea Rizzi – il caschetto e le scarpe antinfortunistiche. Sarebbe venuto a lavorare anche gratis, perché gli piaceva, ma era tutto in regola». In un messaggio pubblicato su Facebook e sul sito soleluna.com, Jovanotti ha rivendicato la propria sensibilità verso chi «lavora per allestire una festa».
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