Piazza rossa a Bologna Manifesta solo la Cgil
BOLOGNA. Sotto la distesa di ombrelli passava di bocca in bocca la battuta: «Questa pioggia è colpa di Bonanni che evidentemente ha entrature con colui che predispone il meteo». La piazza della sola Cgil, che ha scioperato 8 e non 3 ore, ieri mattina ha visto diverse centinaia di persone ascoltare il segretario della camera del lavoro bolognese Danilo Gruppi: «Uno sciopero forse più difficile dei precedenti ma necessario perchè si doveva dare un segnale forte».
La piazza di fronte alla Prefettura è molto colorata di rosso Fiom e dal palco parla anche il delegato della Magneti Marelli di Bologna Gianni Bortolini. Perchè lo sciopero di otto ore a Bologna che ha portato alla protesta separata era sì contro la manovra del Governo ma aveva anche parole d’ordine contro la Fiat. E se sui provvedimenti dell’era Monti i due segretari di Cgil e Cisl si sono fatti eco, il primo in piazza e il secondo nel chiuso della propria sede durante un’assemblea con gli iscritti, il solco della ferita Fiat non sembra rimarginabile. In piazza una delegata Fiom ricordava: «Non avremo i permessi dei locali, non potremo portare all’interno nessun materiale informativo. Chi avvalla una cosa del genere non può essere considerato parte dei lavoratori che protestano e non aveva molto senso ritrovarsi uniti stamattina per poi tornare ad essere divisi». Una situazione, quella di Bologna che si è replicata a Reggio Emilia, Modena e Ferrara dove la Cgil ha ugualmente scioperato per otto ore. Sotto le due torri i dati di adesione allo sciopero hanno evidenziato quella che la Cgil ha definito una «buona tenuta» nelle fabbriche e negli uffici. La camera del lavoro è stata l’unica a diffondere i dati. Nel settore metalmeccanico punte di adesione al 90% alla Bredamenarini (impegnata in una vertenza sulla sopravvivenza della fabbrica), 80% alla Magneti Marelli di Crevalcore e 50% in quella di Bologna. Quasi tutti i supermercati Coop sono rimasti aperti mezza giornata e allo sciopero ha aderito il 65% dei lavoratori, il 70% dei lavoratori di Granarolo ha scioperato.
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