Uruguay, il Mercosur segnato dal lutto
Ieri sera, la seduta plenaria è stata rinviata a causa del suicidio di Ivan Heyn, sottosegretario al commercio estero argentino, trovato impiccato nella sua stanza all’hotel Radisson, nella capitale uruguayana. Appresa la notizia della morte di Hein – un giovane economista in carica da una decina di giorni – la presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner, «visibilmente colpita dall’accaduto», ha abbandonato il vertice. Kirchner – che dovrebbe assumere la presidenza a rotazione del Mercosur – potrebbe decidere di anticipare il rientro a Buenos Aires.
Il summit, oltre alle quesioni economiche, ha al centro l’adesione del Venezuela e dell’Ecuador. «Il nostro governo lo chiede da 13 anni», ha detto il presidente venezuelano Hugo Chavez, rinnovando la domanda di passare «da paese associato a membro a pieno titolo» del Mercosur. Una richiesta sempre bloccata dal senato paraguyano. Per questo, il presidente dell’Uruguay, José «Pepe» Mujica, a cui toccano gli onori di casa, vorrebbe modificare le regole d’adesione, e di questo si sarebbe discusso nella sospesa seduta di ieri sera. Un vertice dai toni fortemente politici. Dopo aver riconosciuto lo stato palestinese, i paesi del Mercosur hanno deciso di firmare un trattato di libero scambio con l’Autorità palestinese. Inoltre, per la prima volta nella sua storia ventennale, il Mercosur indirà una commissione d’inchiesta congiunta per indagare sulle violazioni ai diritti umani commessi dalle dittature sudamericane degli anni ’70 nell’ambito del piano Condor – la rete di complicità criminale delle giunte, ideata dalla Cia con l’intento di eliminare gli oppositori. Nel suo primo viaggio all’estero dopo l’operazione per il tumore che l’ha colpito, Chà¡vez ha duramente replicato a Barack Obama, che si è detto preoccupato per i rapporti del Venezuela con Cuba e Iran: è «un commediante» e «un irresponsabile» che ci attacca per cercare voti per la rielezione, ha detto Chà¡vez.
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