Cortina, il Fisco scova i superevasori
CORTINA – Poveri in canna ma con Ferrari e Maserati parcheggiate fianco a fianco. Ristoranti e boutique d’alta moda alle prese con la “moltiplicazione dello scontrino”. Chi pensava ad un Capodanno speciale per Cortina d’Ampezzo, la perla delle Dolomiti, non è andato deluso ma i “botti” veri sono stati quelli dell’Agenzia delle Entrate. E il risultato del superblitz, con 80 ispettori che il 30 dicembre scorso hanno messo a soqquadro le boutique chic di corso Italia mentre i turisti colmavano la loro sete di shopping, non lasciano spazio a dubbi: su 133 auto di lusso controllate, e intestate a persone fisiche, 42 appartengono a “poveri” che dichiarano meno di 30.000 euro lordi di reddito, mentre altre 16 hanno un proprietario che sta nella fascia tra i 30.000 e i 50.000 euro lordi. Anche sulle macchine intestate a società la musica non cambia: su 118 controlli, ecco spuntare fiammanti e potenti bolidi di società che hanno chiuso il 2010 in perdita (19 casi) o che hanno dichiarato meno di 50.000 euro lordi (37 casi).
Numeri secchi, crudi, così come quelli degli incassi registrati alla fine della giornata passata fianco a fianco agli ispettori del Fisco: un aumento del 300% – rispetto al 30 dicembre del 2010 – per i conti dei ristoranti, addirittura del 400% per i negozi di beni di lusso.
E pensare che quel giorno, tra le vie del centro brulicanti di turisti supervip, gli ispettori erano stati inizialmente accolti quasi a braccia aperte. «Non ci sono giunte lamentele», avevano detto in Comune, anche se c’erano stati subito dei dubbi sull’opportunità di un simile blitz proprio a fine anno. La paura tra i commercianti del centro è che «l’operazione Capodanno» possa avere un costo ben più alto delle prevedibili multe che pioveranno a breve, e cioè la fuga dei turisti ricchi verso altri lidi magari considerati più sicuri. Il più esplicito è Gherardo Manaigo, presidente dell’Associazione albergatori ampezzani: «Ma non si pensa alle conseguenze per il nostro turismo? Così si favoriscono le altre località dell’arco alpino, dalla Francia all’Austria».
L’umore – nerissimo – degli ampezzani è ben rappresentato dal sindaco Andrea Franceschi, il cui telefonino è diventato bollente nell’istante stesso in cui l’Agenzia delle Entrate diffondeva i risultati delle verifiche. «I controlli e la lotta all’evasione sono sacrosanti ma pensiamo ci voglia più rispetto per la gente che lavora e che dà lavoro», esordisce. «Le nostre perplessità sono state motivate esclusivamente dal periodo e dal metodo scelto». Per Franceschi, si è trattato di uno «spettacolo hollywoodiano messo in atto per giustificare davanti all’opinione pubblica l’aumento della benzina, delle bollette, delle autostrade e l’introduzione di nuove tasse come quella sulla prima casa».
Le reazioni ai risultati del blitz dell’Agenzia delle Entrate non si sono fatti attendere. E se il parroco ampezzano don Davide Fiocco racconta che c’è anche un’altra Cortina, «quella che fa i conti come tutti con le ristrettezze economiche», il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, parla senza mezzi termini di «operazione politica e mediatica di carattere propagandistico». Il presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Francesco Pizzetti, ieri era proprio a Cortina per uno degli appuntamenti organizzati da Enrico Cisnetto: «L’emergenza relativa ai mancati introiti del fisco è un rischio che può essere equiparato a quello che fu il terrorismo od alla criminalità organizzata», ha detto durante l’incontro. Chiude Enrico Vanzina: è sceneggiatore di Vacanze di Natale a Cortina e lì ha casa. «Vedo tanta gente nuova, macchinoni, ristoranti di lusso pieni di gente che magari paga in contanti. Personaggi diciamo “sospetti”, ben vengano i controlli».
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