Esplode condotto del gas, inferno in Lunigiana
Tresana (MASSA CARRARA) – L’autostrada di gas che da La Spezia viaggia verso Cortemaggiore, provincia di Piacenza, si è spaccata in un paesino arrampicato sulle montagne della Lunigiana. Nella frazione di Mulino di Tresana è stato l’inferno: fiamme alte decine di metri, dieci persone ferite di cui quattro gravi, tre case sventrate dal fuoco, animali morti, il bosco incendiato. «Sembrava che fosse cascato un aereo», commentano i soccorritori. Il bilancio delle vittime non è stato più grave perché buona parte di coloro che abitano nelle palazzine raggiunte dal fuoco nel primo pomeriggio di ieri non erano in casa. Una coppia si è salvata perché rimasta a Carrara a festeggiare il risultato positivo di un esame medico.
E’ stato un incidente sul lavoro a provocare l’esplosione. Verso le 14, cinque operai stavano lavorando per un’azienda in subappalto alla sostituzione di una conduttura del metanodotto della Snam nella frazione vicina al paese di Barbarasco. Utilizzavano una ruspa che forse ha toccato il tubo da 90 centimetri di diametro facendolo cedere all’altezza di una frangia di collegamento. Il gas ha cominciato ad uscire con una pressione altissima, una scintilla, forse provocata dal motore del macchinario, ha fatto il resto. Le fiamme hanno immediatamente invaso un’area di 400 metri di diametro. Hanno travolto tre operai e alcuni cittadini, che si trovavano nelle strade e nei campi intorno e in una delle case distrutte dal fuoco. Quattro dei dieci feriti sono gravi e sono stati trasportati in tre centri grandi ustionati. Si tratta di due operai, Francesco Panfino di 48 anni che si trova a Pisa, e Giorgio Dimitrov di 22 trasportato al Sant’Eugenio di Roma, e delle due donne Maria Santini, 67 anni e Monica Amadei, 43, trasferite in elicottero a Genova. Altre sei persone sono rimaste ferite in modo più lieve e curate a Pontremoli. Alcune sono già state dimesse.
Ci sono volute due ore, e il blocco del gas in mezza Lunigiana, per spegnere l’incendio. Almeno fino a questa mattina l’erogazione sarà interrotta, e non si potrà utilizzare il riscaldamento nei comuni di Aulla, Fivizzano, Licciana Nardi, Podenzana, Pontremoli e Tresana. Oggi le scuole resteranno chiuse, la protezione civile assisterà assistere gli anziani e le persone che avranno maggiori difficoltà per il freddo. Nel pomeriggio la situazione dovrebbe tornare alla normalità .
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