Grillo si schiera sulla cittadinanza “Senza senso darla ai figli di stranieri”

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ROMA – “La cittadinanza a chi nasce in Italia, anche se i genitori non ne dispongono, è senza senso”. Una posizione dura, netta e che fa molto discutere. E’ quella di Beppe Grillo, che dal suo blog ieri è intervenuto su un tema che aveva spaccato il suo movimento  in Emilia la scorsa settimana, quando i grillini erano stati accusati di non aver votato a favore della risoluzione che sosteneva la campagna ‘L’Italia sono anch’io’ , a favore della cittadinanza per i bimbi stranieri nati in Italia.

L’unico obiettivo, ha spiegato Grillo sul suo blog, sarebbe “distrarre gli italiani dai problemi reali per trasformarli in tifosi. Da una parte i buonisti della sinistra senza se e senza ma che lasciano agli italiani gli oneri dei loro deliri. Dall’altra i leghisti e i movimenti xenofobi che crescono nei consensi per paura della ‘liberalizzazione’ delle nascite”.

I grillini in rete: “cittadinanza è un diritto”. Parole che non sono piaciute a molti. In primis ai sostenitori del comico, che hanno inondato il blog di commenti critici e in poche ore il dibattito è esploso in tutta la rete. “La cittadinanza italiana a chi nasce in Italia è un diritto fondamentale al pari di quello dell’acqua pubblica e di internet libero e gratuito” scrive Davide. “Questo è un problema concreto ed importante. Non possiamo far finta di niente”, aggiunge Vittorio. E ancora: “Caro Beppe chi nasce in Italia è Italiano, è un diritto e non un regalo!”. E Riccardo incalza: “Beppe, mi pare di capire che non è una priorità  secondo te. Per me lo è, per un fatto di dignità  umana, giustizia sociale”.

La rete G2: “Posizioni da Lega Nord” E a scagliarsi contro le parole di Grillo è anche la Rete G2 – l’organizzazione che riunisce gli immigrati di seconda generazione, tra i promotori della campagna ‘L’Italia sono anch’io’. “Grillo non sa quello di cui sta parlando – spiega Ezequiel Iurcovich, portavoce della rete – distrugge quanto di buono fatto in questi anni in difesa dei diritti di oltre un milione di persone in Italia. Non prendere una posizione e sostenere che ‘non è una priorità ‘ – aggiunge Iurcovich – è quanto ci sentiamo dire da anni, ma da una sola parte politica: la Lega Nord.

Sarubbi (Pd): “Grillo ignora l’argomento, venga a dibattito pubblico”. Critico sulle posizioni del leader del Movimento 5 stelle anche il Partito Democratico: “Grillo è abituato a ragionare per paradossi e può darsi che agli italiani ipnotizzati dall’antipolitica i paradossi siano sufficienti. Ma il paradosso vero –  spiega il deputato Pd Andrea Sarubbi – è che un milione di italiani di fatto non lo siano per la legge: bambini e ragazzi nati e cresciuti qui, con una storia diversa da quella dei propri genitori e con un compito fondamentale di mediazione culturale anche rispetto alla propria famiglia di origine. Può darsi che Grillo – continua Sarubbi -, che dall’alto della sua tastiera, non ne abbia mai incrociato uno. Può darsi, insomma, che ignori l’argomento er questo lo invito ad un confronto aperto sulla riforma della cittadinanza. Luogo e data li scelga lui”.


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