I tedeschi si dividono su Monti e Draghi

by Editore | 23 Gennaio 2012 7:32

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BERLINO – «Con Monti e Draghi, e l’alleato Sarkozy, l’Europa meridionale e neolatina chiede sempre nuovi sacrifici alla Germania, prima di tutto più soldi», scrive in sostanza Der Spiegel. «I due SuperMario salveranno forse l’Europa» è invece il giudizio dell’edizione domenicale della Frankfurter Allgemeine. I “due SuperMario” spaccano la Germania. E in vista del vertice europeo, l’esitante cancelliera Angela Merkel, si ritrova stretta tra il pressing del resto della Ue e la paura dei suoi elettori di pagare per gli altri. «La Germania è sempre più isolata nella crisi dell’euro – nota il settimanale di Amburgo – Monti si è alleato con Sarkozy, gli europei del sud ci chiedono soprattutto più soldi». Der Spiegel, dunque, sembra dare voce ai timori dei falchi dell’establishment tedesco. 
«Una grande alleanza di ministri delle Finanze, premier e capi delle banche centrali chiede di allargare l’ombrello dei fondi salvastati europei», aggiunge allarmato. Per Monti, ricorda, bisognerebbe raddoppiare la dotazione del futuro fondo Esm da 500 a 1000 miliardi. E quel che è peggio per la Germania, «i rapporti di forza in Europa sono cambiati. Finché un clown come Berlusconi governava, Roma non aveva niente da dire. Da quando l’esperto di fama internazionale Mario Monti è al timone, il fronte dei critici della linea Merkel sembra forte come mai prima». Con toni allarmanti per gli elettori tedeschi, Der Spiegel (noto per le sue copertine semirazziste, dagli spaghetti con la pistola allo Stivale trasformato in curve di ragazza minorenne con Berlusconi che lo abbraccia) descrive la linea Monti: «Quanto più un Paese è grande, quanto più ha responsabilità ». 
Le opinioni delle colombe sono invece rilanciate dalla Frankfurter. Il quotidiano della City tedesca ricorda le buone notizie: indici di Borsa a Francoforte cresciuti del 10% da inizio gennaio, interessi in calo per il debito italiano e spagnolo. Sembrerà  paradossale, scrive il grande quotidiano, ma il turnaround lo dobbiamo a due italiani: «I due “SuperMario”, Draghi e Monti: il primo dà  iniezioni di liquidità , l’altro fornisce all’Europa la fiducia in un’Italia che fa sul serio». Ottimismo rafforzato da giudizi del ministro delle Finanze Wolfgang Schaeuble, anima europeista del governo: «Guardiamo alle prime settimane dell’anno nuovo, vediamo che la fiducia dei mercati nell’eurozona lentamente torna. Gli Stati hanno preso importanti decisioni che impostano la via giusta».

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