Dai clochard agli spalatori di neve altre dieci vittime, è una strage

by Editore | 6 Febbraio 2012 9:51

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ROMA – Gelo da ecatombe. Diciassette vittime in due giorni, dieci solo ieri. Il freddo trafigge soprattutto senzatetto e clochard: un cingalese a Lucca, un uomo a Ostia, morto nella stessa pineta dove sabato il freddo aveva ucciso una donna di origine ucraina. In una baracca a Palestrina, vicino alla capitale, un’altra indigente ammazzata dal freddo. L’inverno aveva cominciato ad uccidere i più deboli a Milano, qualche giorno fa. «Aiutate i senzatetto che in giornate fredde e dure vanno incontro alla morte», invoca l’arcivescovo Angelo Scola. Lo sforzo di religiosi e volontari in queste ore non basta. E soprattutto non copre i buchi nella catena dei soccorsi al centro Italia, ancora soffocato dal ghiaccio, dove parecchi comuni rimangono nel caos e decine di paesi sono isolati. Metri di neve in Abruzzo, Molise, Umbria e Marche, mentre il maltempo si sposta verso Sud. Ancora 59mila persone al buio. Parecchi anche senz’acqua. Imperversano le polemiche sulle città  impreparate, sulla paralisi dei trasporti e i ritardi nel fronteggiare l’emergenza. Uomini, donne, anziani sono scesi in strada a spalare la neve per liberare le case ed evitare i crolli.
FREDDO MORTALE 
Proprio mentre spaccava il ghiaccio, un cinquantenne è stato stroncato da un infarto nell’Avellinese, stessa sorte nel Teramano per Domenico Maiorani, e nel Chietino per Vitale Troilo. Un cardiopatico, Angelo Verdelli, è stato ucciso da un malore nelle Marche. Aveva appena smesso di spalare neve. 
La Bora ha provocato la caduta di un’anziana che è morta a Trieste. In un incidente stradale è finita la vita di un ragazzo di 19 anni. Dal 31 gennaio il maltempo ha ammazzato 23 persone, più due in montagna. Il gelo non darà  tregua per sette giorni.
LE SCUOLE
Ancora freddo siberiano in Piemonte, meno 17 a Vercelli, meno 20 a Santena. A Torino dieci sotto zero ma oggi tutti in classe. Lezioni regolari nei grossi centri del Nord, molti istituti invece rimangono chiusi, come gli uffici pubblici, al Centro. Niente scuola oggi a Roma e in diversi comuni del Lazio. Fino a martedì non si entra in classe ad Ancona, Ravenna, Cesena, a Forlì. Oggi le scuole restano chiuse anche a l’Aquila e a Bologna, dove è stato proclamato uno stato d’allerta da gelo per 65 ore. 
ISOLATI
Ancora in ginocchio Abruzzo e Molise, dove in 14mila sono rimasti al buio e a dieci gradi sotto zero. A Venafro, vicino a Isernia, non c’era nemmeno l’acqua.
La Regione Abruzzo ha dichiarato lo stato d’emergenza, difficile la situazione a L’Aquila. In alcuni paesi abruzzesi sono stati avvistati branchi di lupi in cerca di prede. Tre metri di neve nelle Marche. L’esercito è ancora in campo. Ma in molti comuni del Centro è stata vana l’attesa di gruppi elettrogeni. A Carpineto nel Lazio si è fatto ricorso alle candele della chiesa.
Diversi centri isolati in Ciociaria. Nella Valle dell’Aniene il cibo è stato lanciato con elicotteri. La neve ha raggiunto i due metri e mezzo ad Urbino. A Faeto nel Pesarese i soccorritori hanno impiegato dieci ore per raggiungere due settantenni bloccati in casa. Tufo, un comune dell’Avellinese, è da venerdì al buio. 
Ancona rimane sotto metri di neve. Finalmente nel pomeriggio sono sbarcati dai traghetti i passeggeri provvisti di catene per le auto e i Tir. Ma rimane problematica la situazione al porto. A sera un nuovo blocco per trecento persone. Ancora chiuso l’aeroporto.
I TRASPORTI
Fermi pure gli aeroporti di Rimini e Forlì. L’Enac parla di traffico quasi regolare in Italia. Nessun problema pare a Fiumicino, criticità  invece nell’altro scalo della capitale, Ciampino, per voli cancellati ieri mattina. Forti ritardi ad Alghero per ghiaccio sulla pista.
Si torna a circolare su strade e autostrade, riaperte ieri pomeriggio la A25, la A24, e la E45. Ma la polizia stradale avverte: «Insidia ghiaccio».
Con l’applauso in stazione si è conclusa l’odissea dei passeggeri, quasi tutti pendolari, rimasti per 24 ore in trappola su due treni. Senza acqua né cibo. Il Roma-Avezzano si era fermato a Carsoli e il Roma-Pescara vicino Tivoli, in questo caso mancava pure il riscaldamento.
CLASS ACTION
Non si sedano le polemiche. Fs nel mirino per i convogli bloccati. Minacciano class action anche migliaia di cittadini rimasti senza elettricità , la provincia di Siena e il comune di Arezzo.
Il GAS
Allerta gas. Il consumo ieri ha raggiunto il picco di 385 milioni di metri cubi. Per oggi è previsto il primato di tutti i tempi: 440 milioni di metri cubi. Ma la Russia riduce la fornitura.

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