Il gioco pericoloso di Di Pietro

by Editore | 14 Febbraio 2012 12:02

Loading

Sembra essere tornati al 2006 quando anche allora si creò l’asse Lega-Idv per sfruttare indegnamente i sentimenti popolari anti-indulto. Un asse pericoloso, che pulsa di emotività  e populismo. In questi giorni sono state dette falsità  gravi dagli esponenti Idv. «Lo Stato si arrende ai delinquenti» afferma Di Pietro. La legge approvata prevede invece quanto segue: 1) detenzione domiciliare per chi è all’ultimo anno e mezzo di pena. Vengono esclusi dal beneficio tutti i reati più gravi. Si tratta quindi di un provvedimento minimale che farà  uscire, secondo le stime di Antigone, in un anno non più di 5-6 persone al giorno. Persone che sarebbero già  fuori in affidamento in prova al servizio sociale se la magistratura di sorveglianza fosse stata nel tempo più disponibile. E questa sarebbe una resa ai delinquenti? E chi sono i delinquenti? Quelli che infrangono la legge Fini-Giovanardi sulle droghe o Bossi-Fini sull’immigrazione? E cos’è la sinistra, onorevole Di Pietro?; 2) riduzione degli ingressi in carcere nel caso di persone sottoposte a fermo di polizia e uso più ampio delle camere di sicurezza di carabinieri e polizia di Stato. Questa norma, per certi versi giusta, presenta dei rischi concernenti le violenze sempre possibili nelle oscure e poco garantite camere di sicurezza gestite dalle forze dell’ordine (vedi quanto sembra accaduto a Stefano Cucchi in una camera di sicurezza del tribunale di Roma). Su tale norma non abbiamo sentito alcuna parola contro i delinquenti di Stato da parte di chi difende a suo dire lo Stato contro i delinquenti; 3) chiusura degli attuali sei manicomi criminali e conversione degli stessi in venti strutture regionali più adatte alla cura. In questo caso, onorevole Di Pietro, criminale è lo Stato che umilia le persone sottoponendole a umiliazioni, vessazioni, contenzioni forzate, nonché sequestrandole a tempo indeterminato anche quando non sono più pericolose secondo i periti. La Cgil ha dato vita a un cartello – Stop Opg – che è critico nei confronti di questa norma perché troppo poco liberale. Attenzione quindi onorevole Di Pietro, perché a furia di dire bugie potrà  pur nel breve periodo veder crescere il proprio pacchetto di voti ma di sicuro vedrà  crescere anche il proprio naso, e la gente di sinistra alla fin fine se ne accorgerà . Nella polemica tra il Manifesto e il Fatto, tra Gonnella e Palma da un lato e Travaglio dall’altro io sto coi primi.

Post Views: 154

Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2012/02/il-gioco-pericoloso-di-di-pietro/