by Sergio Segio | 5 Febbraio 2012 16:51
In compenso, lo stesso ufficio stampa rileva gli ottimi esiti della partecipazione del professor Monti al segnale orario, dove ha precisato con puntiglio che le tredici e trenta erano in realtà le tredici e trentuno grazie all’azione del suo governo, per la cui stabilità ringrazia, in ogni caso, il suo predecessore. Buonissima anche la performance televisiva del Primo Ministro a “Debitodebitibù”, trasmissione per bambini dove ha intrattenuto i piccoli ospiti spiegando che i papà gli rubano il futuro restando aggrappati alle loro mirabolanti garanzie sociali, e che se proprio ambiscono ad avere un futuro (che razza di pretese per un ragazzzino!) è meglio che lo affidino a lui o a maga Fornero.
Le divertenti ospitate televisive, tutte rigorosamente senza nessuno che faccia una domanda che non somigli a un salamelecco, non hanno distratto il Premier dal suo indefesso lavoro per la risoluzione della crisi e per il rilancio dell’economia. In particolare, ecco alcune cose che nessuno prima di lui aveva fatto: ordinare dei sondaggi sull’operato del suo governo (una vera novità !), e sostenere di essere stato frainteso dopo una frase particolarmente infelice (anche questa, cosa mai accaduta prima). Forte di questa discontinuità con gli esecutivi che l’hanno preceduto, il professor Monti tiene a precisare che è ora di finirla con il buonismo sociale che ha portato l’Italia ai vertici delle classifiche mondiali della diseguaglianza economica. Non perdete comunque, questa sera, l’edizione speciale di “Risotti al tartufo”, dove il Premier spiegherà che l’articolo 18 non è un tabù.
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