Btp Italia al riparo dall’inflazione Cannata: “Pensato per le famiglie”
MILANO – Un Btp, ma con cedola variabile indicizzata all’inflazione italiana; con scadenza ravvicinata, ma non brevissima (quattro anni); dal taglio “popolare” (mille euro e multipli) e con una grande flessibilità di sottoscrizione (on line, ma anche allo sportello bancario); con possibilità di comprare al momento dell’emissione ma anche successivamente, visto che sarà scambiato sul Mot.
E’ questo il nuovo titolo di Stato italiano pensato per il trading on line, presentato ieri da Vittorio Grilli, vice ministro per l’Economia, Maria Cannata, direttore generale del Tesoro, con la delega per il debito pubblico, e Raffaele Jerusalmi, amministratore delegato di Borsa italiana (e dunque del Mot, la piattaforma ufficiale per gli scambi sulle obbligazioni). «Il mercato dei Titoli di stato ha fatto progressi nell’ultimo periodo, è molto migliorato, ma la situazione ancora non è risolta», ha commentato Grilli, ricordando le maxi cedole «che nascondevano un inghippo» di qualche tempo fa. Ora invece si stanno riaffacciando sul mercato anche gli investitori esteri.
Il Btp Italia invece è stato pensato soprattutto per il retail: alle persone fisiche che lo terranno ininterrottamente dal primo giorno fino alla scadenza sarà riconosciuto un premio pari al 4 per mille. I privati potranno sottoscrivere la nuova obbligazione dal 19 al 22 marzo; qualche giorno prima, il 16, verrà fissato il tasso minimo e a chiusura dell’operazione quello «reale definitivo» (non inferiore a quello minimo). Si tratta della cedola su cui i risparmiatori potranno sempre contare, quale che sia il livello dell’inflazione (persino se fosse negativa, la cedola minima verrebbe pagata lo stesso). A questo valore si va poi ad aggiungere il tasso di inflazione italiana (indice Foi ex tabacchi).
«Gli italiani hanno sempre sottoscritto titoli di stato, con alti e bassi: noi ci siamo interrogati su come rivitalizzare la domanda retail e questo ci ha portato a pensare a qualcosa di nuovo, pensato proprio per le famiglie italiane», ha spiegato da parte sua Maria Cannata. A questa prima emissione ne seguiranno altre nel corso del 2012: sicuramente, l’attesa anche dal versante degli operatori è alta. Molti puntano ad un’emissione intorno al miliardo di euro (e forse anche di più): l’offerta sarà esattamente identica alla domanda, in quanto non c’è asta e non c’è un ammontare prestabilito di titoli. La liquidità e gli scambi costanti saranno garantiti da due specialist scelti dal Tesoro (salomonicamente, Banca Imi e Unicredit). Ma tutte le caratteristiche del nuovo bond sono fatte per il mercato retail e domestico: due elementi che dovrebbero garantire minor volatilità dei titoli, anche post emissione.
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