Dirottava i pazienti in clinica Napoli, super primario in cella

Loading

NAPOLI — Il Cardarelli era un mare pescoso per il primario della seconda divisione di Ortopedia Paolo Iannelli. Pescoso di pazienti da trasferire nella sua clinica privata. Bastava prospettare tempi biblici per un intervento chirurgico in ospedale e soluzioni immediate, invece, a Villa del Sole, lussuosa casa di cura con vista sul golfo. Lì la sala operatoria era sempre pronta, e il primario si portava pure i ferri chirurgici dal Cardarelli, se serviva. Fratture scomposte, tibie, peroni, femori, difetti congeniti. Ogni cosa si risolveva. Pagando.
È questo, e molto altro ancora, che emerge dall’inchiesta dei pubblici ministeri Henry John Woodcock e Francesco Curcio e dall’ordinanza di custodia cautelare per concussione, truffa e falso emessa dal giudice delle indagini preliminari Ludovica Mancini nei confronti di Paolo Iannelli, del suo gemello Gabriele, anche lui medico (cardiologo) al Cardarelli e socio del fratello nella proprietà  di Villa del Sole e dell’amministratore delegato della clinica, Marco Von Arx. Gli ultimi due sono agli arresti domiciliari, per il primario invece si sono aperte le porte di Poggioreale. Ma l’inchiesta conta in totale quarantadue indagati, e a parte tre infermieri, due «procacciatori» di pazienti e il manager di Villa del Sole, il resto sono tutti medici. Tutti impiegati presso strutture sanitarie pubbliche, e tutti collaboratori della clinica di Iannelli.
Una clinica notissima a Napoli. Come notissimo è il primario del Cardarelli. Più che per meriti propri, però, per il cognome che porta. Il padre Eugenio fu un luminare dell’ortopedia, anche se molti lo ricordano soprattutto per le consulenze con il Calcio Napoli e per aver rimesso in piedi parecchi giocatori. Al nonno Gabriele, fondatore di Villa del Sole, è invece dedicata una strada proprio a due passi dall’ospedale più importante della città . Famiglia di grandi tradizioni mediche e di rigida fede comunista, finché Paolo non ha interrotto entrambe. Prima con il voltafaccia politico di una decina di mesi fa, quando firmò il manifesto in favore del candidato sindaco del centrodestra Gianni Lettieri, e ieri con lo scandalo che lo ha travolto insieme al fratello.
E che rischia di travolgere anche la clinica, dove nel gennaio del 2009 un uomo sarebbe morto durante un intervento di by-pass gastrico, e poi trasferito con una ambulanza privata al secondo Policlinico per far risultare il decesso avvenuto nella terapia intensiva della struttura universitaria.
Per questo episodio sono indagati il chirurgo Luigi Angrisani, che avrebbe dirottato il paziente dall’ospedale San Giovanni Bosco a Villa del Sole, nonostante si trattasse di un soggetto obeso e diabetico, e quindi ad altissimo rischio, e l’anestesista Michele Chiariello. Le concitate fasi dell’emergenza in sala operatoria vennero riferite telefonicamente in tempo reale a Gabriele Iannelli da un’impiegata della clinica, e ascoltate dagli investigatori. E quando la donna dice: «Lo vogliono trasferire per toglierlo da qui», Iannelli capisce subito: «È muort». Poi chiama Von Arx: «Verimm bbuon ‘e c. nuost», ovvero «pensiamo ai fatti nostri, tuteliamoci».
Di fronte a episodi del genere passa quasi in secondo piano l’aspetto della presunta truffa al Servizio sanitario nazionale: le operazioni eseguite privatamente venivano fatte passare per interventi in intramoenia. Così il paziente pagava chirurgo e degenza, e la clinica poi incassava anche i rimborsi dalle Asl.


Related Articles

Cresce in Italia il numero di alunni rom, sinti o camminanti: sono oltre 12 mila

Loading

I dati Ismu. Nell’anno scolastico 2010-2011 erano 12.377, + 2,4% rispetto all’anno precedente. Il 54,6% si concentra nelle primarie, il 27,5% nelle secondarie di primo grado, il 16,6% nelle scuole dell’infanzia. Concentrazione più alta a Roma

“Don Verzè voleva una flotta aerea privata”

Loading

San Raffaele, caparra versata per un secondo jet ma si trattava anche per altri velivoli    La compravendita dell’Hawker 4000 messa a punto quando lo stato di crisi era noto

Germania. La Corte costituzionale depenalizza il suicidio assistito

Loading

La Corte costituzionale federale dichiara illegittimo l’art. 217 c.p. che vietava l’offerta programmata di assistenza alla dolce morte

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment