I prezzi: Luce +9,8% in due mesi, da domani gas +1,8% Bollette roventi in primavera stangata da 70 euro a famiglia

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Quasi 70 euro in più all’anno. Tanto potrebbe costare alle famiglie italiane il pesante aumento di primavera delle bollette di luce e gas. Secondo quanto deciso dall’Autorità  per l’energia, a partire da domani, domenica primo aprile, accendere una lampadina o usare una lavatrice costerà  il 5,8% in più. E da maggio dovrebbe scattare un ulteriore aumento del 4% della tariffa elettrica (ancora non confermato dal Garante). Questo perché nell’aumento previsto per il trimestre aprile-giugno vengono considerati tutti i costi tranne la componente di incentivazione per le rinnovabili che verrà  quindi “caricata” a partire da maggio. E così, la bolletta elettrica delle famiglie subirà  un ritocco iniziale pari a 27 euro annui dal primo aprile che rischiano di diventare circa 45 euro in più dal mese successivo. 
Pesante, anche se percentualmente inferiore, il ritocco che cadrà  sulle bollette del gas: l’incremento per il trimestre sarà  dell’1,8% per un aggravio annuo che ammonterà  a 22 euro. In totale tra gas e luce, quindi, il rincaro immediato sarà  di 49 euro l’anno a famiglia, che da maggio dovrebbero salire a 70. 
«L’autorità , con il differimento degli incrementi per l’elettricità , sente l’esigenza di dare un segnale chiaro e concreto», ha spiegato il presidente Guido Bortoni. Questo per permettere «ai decisori delle politiche energetiche di operare le migliori scelte con modalità  sopportabili per i cittadini e alle imprese, alle quali si sta già  chiedendo uno sforzo titanico». 
Dietro questo nuovo picco di gas e luce, che arriva dopo la lunga scia di aumenti del 2011, ancora una volta ci sono i record del petrolio, oltre ai maggiori costi «per il mantenimento in equilibrio del sistema» e «l’andamento della Borsa elettrica», spinta «dall’emergenza freddo di febbraio». In questi ultimi tre mesi il costo del greggio è salito dell’8,5%. Ma se la comparazione avviene sull’anno precedente, il rincaro è del 37,5% grazie anche al deprezzamento dell’euro sul dollaro. 
Nel 5,8% di aumento dell’elettricità , una buona parte è da addebitare agli «interventi urgenti messi a punto per la sicurezza del sistema elettrico, anche in presenza di una crescita esponenziale della generazione da fonti come il fotovoltaico», che rappresenta da solo il 40% circa del ritocco attivo da domani. L’authority spiega poi di essere «di lavorare ad ulteriori misure per far sì che i maggiori oneri dei servizi vengano in parte sostenuti dai produttori e non integralmente dai consumatori». 
Anche per il gas pesa l’aumento della materia prima (i cui prezzi sono legati alle quotazioni del petrolio) e la crescita degli oneri di distribuzione. Questi, in particolare, hanno comportato un aumento dei prezzi del 2,2%. Secondo l’autorità  l’incremento «è stato contenuto all’1,8% per effetto del nuovo metodo di aggiornamento che tiene conto anche del decreto “Cresci-Italia”, che include fra i parametri i prezzi che si formano sui mercati europei. Magra consolazione per le associazioni dei consumatori decise a farsi sentire. Dice, ad esempio, Federconsumatori: «Ora bisogna fare una sana pulizia delle bollette depurandole di tutti gli oneri, contributi e tasse che hanno un discutibile legame con i beni acquistati».

Alimentari / Caffè e zucchero sempre più cari aumenti anche per pane e pasta    


Spaghetti e michetta, caffè e zucchero. Gli alimentari lavorati che troviamo ogni giorno a tavola o al bar, sono in forte aumento: se su base mensile i prezzi del pane e della pasta salgono dello 0,3%, su base annua crescono rispettivamente del 2,7% e del 2,4%. Nel contempo continuano ad aumentare i prezzi del caffè (+12,8% rispetto a marzo 2011) e dello zucchero (+12,5% su base annua). Ma non da meno si segnalano i rialzi del prezzo del vino che in un anno hanno “allungato” il passo del 3,5%. In calo, invece, gli alimentari non lavorati: dai vegetali freschi (-2,4% mensile), alle patate in flessione annua del 4,4%. Giù pure il pesce fresco di pescata (meno 1,3% sul mese precedente ma più 2,5% in termini tendenziali). In aumento congiunturale dello 0,8% la frutta fresca, che risulta in diminuzione rispetto allo scorso anno del 3,8%.

Energia / Il pieno di benzina alle stelle in un anno il peso cresce del 22%    


Il caro-carburanti è davanti agli occhi di tutti. E i dati Istat non fanno che confermare l’allarme-prezzi, con la benzina a un passo dai 2 euro al litro e i diesel a livelli preoccupanti. 
La corsa del petrolio e dei prodotti raffinati si riversano quotidianamente sui listini dei distributori e le rilevazioni dell’istituto di statistica non fanno che prenderne atto: la benzina è aumentata del 3,4% su febbraio con un tasso di crescita annuo quasi al 19%. In pratica un pieno oggi costa circa 20 euro in più rispetto ai primi mesi del 2011. In salita pure il gasolio che segna un rialzo mensile del 2%; una forbice che si allarga al 22,5% se il raffronto avviene sui dodici mesi precedenti. Un rincaro congiunturale particolarmente marcato si registra poi sulla voce “altri carburanti”, come gas metano e gpl, che in un mese guadagnano quasi il 9% mettendo a segno una variazione tendenziale in aumento del 7,9%.

Trasporti / Treni, aerei, Rc auto in rialzo viaggiare costa fino al 15% in più    


Nel clima di crisi generale a marzo non potevano mancare aumenti marcati e a catena nel settore dei trasporti. In particolare, l’Istat ha rilevato un «consistente aumento congiunturale» per i prezzi degli aerei, un salasso per i passeggeri arrivato al 16,3% rispetto a febbraio, con un tasso tendenziale di crescita che sull’anno sale al 15%, contro l’11,3% registrato il mese precedente. Segnali contrastanti, invece, nei trasporti marittimi che mostrano il segno meno su base mensile (meno 2%) ma un significativo +16% nel confronto con i dodici mesi. Meno pesante, ma pur sempre evidente, lo stacco in alto dei costi medi dei biglietti ferroviari, molto vicini al +7% rispetto a marzo 2011. Molto più alto della media dell’inflazione risulta pure il caro-polizze Rc auto che sul febbraio costano quasi mezzo punto percentuale in più, e che rispetto al marzo 2011 crescono del 4,3%.

Casa / Salgono le spese condominiali in arrivo la stangata dell’Imu    


Anche le spese per la casa seguono la tendenza al rialzo di alimentari, trasporti ed energia. In molte città  gli affitti sono in aumento sia sul mese precedente che sui dodici mesi. Con gli affitti crescono le spese per il condominio: dell’1,2% su febbraio e del 4,2% in termini tendenziali. Va anche segnalato il rincaro del gasolio da riscaldamento, che segue il trend dell’energia e aumenta dell’1,9% sul mese precedente e dell’11,7% sul marzo 2011. E salgono i prodotti per la “cura della persona” e, a livelli più contenuti, i biglietti dei parchi di divertimento (+8% su febbraio e meno 2,5% rispetto al marzo dell’anno precedente). Anche l’idea di fare un viaggio fuori dai nostri confini dovrà  prima fare i conti con un rincaro del 2,8%. L’unica consolazione è che alberghi e motel si muovono verso l’alto in maniera soft (+1,7%) sul febbraio scorso, e restano sotto i livelli di marzo 2011 (-3,2%).


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