Il ministro Severino: riapriamo l’Asinara Pili: “L’Isola non è la Cayenna d’Italia”

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Parlando di Pianosa il ministro ha aggiunto che “per la sua dimensione e configurazione strutturale si presta al contempo ad accogliere un elevato numero di ristretti e a garantire tra gli stessi la massima separazione, nel rispetto rigoroso dei diritti alla socialità “. Dopo aver quindi ribadito la necessità  di una ristrutturazione che comporterebbe dei costi elevati il ministro ha concluso dicendo che “se si riuscisse a sostenere le spese si potrebbe pensare alla riapertura”.

Nel caso in cui venissero riaperte, le due carceri ospiterebbero i detenuti di mafia al 41 bis: è la stessa norma a indicare una ‘preferenza’ per istituti “collocati preferibilmente in aree insulari”. Il ministro ha aggiunto che, riguardo il 41 bis, “sono in fase di avanzata realizzazione nuovi istituti a Cagliari e a Sassari che in parte saranno destinati a tale scopo”, mentre su Asinara e Pianosa, prima di tutto serve “una valutazione sui costi di ristrutturazione”.

PILI – “Le esternazioni del ministro Severino sulla possibile riapertura del carcere dell’Asinara sono fantasie che appartengono più alle provocazioni che alle cose serie. Si occupasse il Ministro dei vuoti in organico delle carceri sarde piuttosto che riproporre temi e argomenti che non appartengono più alla disponibilità  del suo dicastero”. Lo ha detto il deputato del Pdl Mauro Pili, rispondendo alle dichiarazioni del ministro della Giustizia durante l’audizione in commissione parlamentare antimafia. “Mi sembra di rileggere affermazioni d’altri tempi di chi pensava di vedere la Sardegna come la Cayenna d’Italia. Una visione che pensavamo definitivamente decaduta proprio con la chiusura dell’Asinara. Forse non sa il Ministro che quell’isola ora è un’area destinata a parco naturale e che i progetti di sviluppo non riguardano carceri, ma turismo e valorizzazione ambientale. Questi Ministri che parlano senza cognizione di causa – conclude Pili – farebbero bene a studiare i problemi prima di parlare a vanvera”.

CAPPELLACCI – “La proposta di riutilizzare l’Isola dell’Asinara per ospitare detenuti è irricevibile”. Così il presidente della Regione sarda Ugo Cappellacci ha commentato le dichiarazioni del ministro della Giustizia durante l’audizione davanti alla Commissione parlamentare antimafia. “La Sardegna – ha aggiunto Cappellacci – sta andando in tutt’altra direzione: quella di uno sviluppo turistico dell’isola basato su progetti sostenibili e compatibili con l’ambiente. Abbiamo attivato dei percorsi per realizzare l’albergo diffuso, un centro diving, un centro velico, un ristorante a chilometri zero, ittiturismo e altre attività  legate al chartering nautico. Vogliamo che l’Asinara diventi l’emblema di uno sviluppo che porti non solo benessere economico, ma anche un miglioramento della qualità  della vita nel rispetto dei valori della società  sarda. Non accetteremo – ha concluso il presidente della Regione – che tali attività  siano messe in discussione in nome di proposte anacronistiche”.


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