Israele accoglie le salme

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GERUSALEMME – In una atmosfera di dolore, mentre in Francia le forze speciali tenevano sotto assedio la casa di Mohammed Merah, il killer di Tolosa, ieri nel cimitero del Monte del Riposo a Givat Shaul, alla periferia di Gerusalemme, una folla di migliaia di persone si è stretta intorno ai corpi del rabbino Jonathan Sandler, 30 anni, dei suoi due figli Arieh di 5 anni e Gabriel di 4, e della piccola Myriam Monsonego di 8 anni, uccisi davanti alla scuola religiosa «Ozar Hatorah». «Auguro ai miei genitori di trovare la forza per affrontare questa prova durissima e per andare avanti», ha detto con voce rotta dell’emozione Avishai, il fratello più grande di Myriam. In lacrime Eva Sandler, vedova del rabbino ucciso, e con lei molte donne che hanno seguito la cerimonia funebre a distanza di alcuni metri. «Torna a casa, torna a casa», ha ripetuto Eva Sandler raccolta dopo il funerale davanti alla tomba del marito. Presenti a Givat Shaul anche il ministro degli esteri francese, Alain Juppe, che ha accompagnato le salme nel viaggio in aereo verso Israele, il presidente della Knesset, Reuven Rivlin, il ministro dell’Interno, Elie Yishai, oltre al rabbino sefardita di Israele, Shlomo Amar, e altri ministri. «I nostri cuori sono con gli ebrei di Francia… il dolore è inimmaginabile. Dio ci sta mettendo alla prova», ha detto il ministro Yishai, tra numerosi rappresentanti della comunità  francofona israeliana. 
Il premier Netanyahu da parte sua ha indirizzato lo sdegno per la strage di Tolosa verso temi più politici. «Dobbiamo contrastare la propaganda che è in corso contro Israele e gli ebrei, contro innocenti, che porta certe persone a compiere questi atti barbari», ha detto ad Alain Juppe, in evidente riferimento alle critiche che, anche a livello internazionale, prendono di mira la politica israeliana contro i palestinesi sotto occupazione. Sulla stessa lunghezza d’onda le parole del Reuven Rivlin che ha citato gli attentati anti-israeliani in India e in Argentina, ma anche i lanci di razzi palestinesi, dimenticando che non molti giorni fa Israele ha bombardato con i suoi aerei la Striscia di Gaza uccidendo 26 palestinesi, tra i quali anche due bambini innocenti.
Le considerazioni di Rivlin inoltre non rendono giustizia alla condanna aperta della strage di Tolosa fatta dal premier dell’Anp Salam Fayyad, che ha chiesto con forza che la causa palestinese non venga usata per giustificare crimini e violenze. «È giunto il tempo per questi criminali di smetterla di motivare i loro atti nel nome della Palestina e di affermare di agire per i diritti dei bambini palestinesi», ha scritto in un comunicato Fayyad, dopo che Mohammed Merah aveva detto alla polizia di aver ucciso per vendicare i bambi palestinesi. «Questo crimine (di Tolosa) deve essere condannato nel modo più forte possibile dal nostro popolo e dai suoi giovani, nessun bambino palestinese può accettare un crimine che prende di mira persone innocenti», ha aggiunto il premier dell’Anp.


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