Porsche, vigne e niente titoli di Stato l’onorevole punta tutto sul mattone

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ROMA – Soprattutto case, ma anche terreni, auto e moto d’epoca, vetture straniere, due barche e tante azioni. Si scopre molto, dei gusti dei parlamentari, nelle pieghe delle loro ultime dichiarazioni dei redditi. Giuseppe Consolo, fli, avvocato, oltre a essere il sesto deputato più ricco di Montecitorio ha comprato di recente un box a Roma, una Mercedes Sport Seven e un megayacht da 25 metri. Girano Porsche tra Giorgio Conte, sempre Fli, che ne rottama una, Giuseppe Vegas (Pdl) che la vende e Giorgio Holtzmann che la compra. Nello stesso partito Giorgio Stracquadanio cede due 500 e una Multipla, Paolo Bonaiuti compra una Lancia Y (e movimenta un po’ di azioni), Maurizio Paniz un suv Tiguan Volswagen e Lorena Milanato una Chevrolet Captiva. A sinistra le poche scelte Fiat. Mentre sui veicoli d’epoca puntano i pdl Valentino Valentini, Vespa 1985, e Valerio Cattaneo, Lancia Appia 1957. Un’altra barca la compra un deputato Idv, Antonio Palagiano. Mentre Manlio Contento nello stesso giorno vende una Mercedes c220 e ne prende una uguale, si spera più nuova.
Con la stessa disinvoltura qualcuno compra case: Sabatino Aracu, imprenditore aquilano del Pdl, acquista un appartamento e una cantina a Roma, nella prestigiosa zona Prati, il 5 maggio 2010 per rivenderli entrambi due mesi e mezzo dopo. Di Berlusconi e della villa a Lampedusa si sa già , risulta acquistata il 28 giugno 2011. Ci sono anche i vigneti vicino ad Aosta di Roberto Nicco (gruppo misto), fabbricati e terreni per Di Pietro a Montenero di Bisaccia, una nuda proprietà  per Arturo Parisi, la casa a Varese di Roberto Maroni, quella a Londra del deputato pdl eletto all’estero Guglielmo Picchi e l’appartamento nel Lower East Side newyorchese di Luca Barbareschi (costato 1 milione 124.393 euro). Renato Brunetta ha venduto casa per comprare un fabbricato su due livelli sull’Ardeatina. In generale, gli appartamenti nella capitale vanno per la maggiore al centro e a sinistra: comprano Linda Lanzillotta (Api) e Roberto Giachetti, Pina Picierno, Francesco Boccia, Lapo Pistelli, Maria Paola Merloni (Pd). C’è anche chi vende: Gianfranco Rotondi ad Avellino e a Firenze, Francesco Giro la sua unica casa di proprietà  a Trastevere, l’ex braccio destro di Giulio Tremonti Marco Milanese a Cannes. Quanto all’ex ministro dell’Economia, ha un reddito ballerino: dichiara 193.577 euro. L’anno prima era a 300mila e quello ancora precedente a 39 mila euro a causa di una serie di crediti fiscali.
Scambi vorticosi di azioni per Pier Ferdinando Casini e Alessio Bonciani (Udc), Daniele Molgora (Lega), Paolo Gentiloni (Pd). Gli unici a investire in titoli di Stato sono invece il centrista Roberto Rao, 50mila euro, e Mario Pepe del Misto, 100mila. Al Senato, spiccano i 569.031 euro di Riccardo Conti, pdl, famoso per aver comprato un palazzo nel centro di Roma a 26 milioni e averlo rivenduto a 44. Alla Camera, i 579.219 euro del cardiologo Antonio Gaglione: eletto nel Pd, passato al Misto, ha un record di assenze del 93,33%. Le multe per chi non vota, non sono un suo problema.


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La chance di una ripartenza

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Siamo di nuovo qui, alla ricerca della sinistra perduta. Anime volonterose tentano di suggerire rimedi e proporre rilanci dopo la caduta: l’ennesima. Volti noti, perlopiù, dirigenti o ex dirigenti dei partiti, intellettuali d’area, ai quali di tanto in tanto si aggiunge qualche figura nuova. Sintetizzando rozzamente, le proposte in campo sono tre. Ritentare di rimettere insieme i cocci, partendo dall’asse Prc-Pdci. Puntare sulla scissione del Pd, recuperando la sua anima «di sinistra». 

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