Spread Italia-Germania a quota 300 e la Merkel si congratula con Monti

by Editore | 2 Marzo 2012 7:52

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BRUXELLES – La Merkel si congratula con Monti per il calo dello spread dei buoni del tesoro italiani, che ieri è arrivato attorno ai trecento punti, mentre gli interessi per la prima volta da agosto scendono sotto la soglia psicologica del 5 per cento. Monti si congratula con la Merkel, che oggi porterà  a casa la sospirata firma del nuovo Trattato sulla disciplina di bilancio. Il vertice europeo destinato a chiudere il capitolo della crisi dei debiti sovrani e cercare di rilanciare la crescita si apre con un breve incontro tra la Cancelliera e il presidente del consiglio italiano nel segno della reciproca soddisfazione. Il vertice tra i due, saltato quindici giorni fa per le dimissioni del presidente tedesco, sarà  rimesso in calendario «al più presto». 
Tra i capi di governo riuniti a Bruxelles si respira un’aria da «missione compiuta». «Le misure prese per stabilizzare l’area euro stanno portando risultati», è scritto nel comunicato finale. Ma la disciplina dei conti pubblici, spiegano i leader europei, resta parte integrante della strategia per la ripresa: «una crescita sostenibile e la creazione di posti di lavoro non possono essere costruite sui deficit e su livelli di indebitamento eccessivi». E infatti questa mattina venticinque capi di governo (tutti tranne il britannico e il ceco) firmeranno il Trattato sulla cooperazione rafforzata in materia di governance economica, il cosiddetto “fiscal compact”, fortemente voluto dalla Germania di Angela Merkel. «Un passo immenso che siamo riusciti a fare in tempi molto brevi, ed è il primo passo verso un’unione politica», ha detto ieri la Cancelliera. 
Nel documento finale, però, non ci sono nuove indicazioni concrete su come stimolare la crescita. Gli effetti della «lettera dei dodici», di cui l’Italia si è fatta promotrice, si ritrovano nell’impegno del Consiglio «ad andare avanti con il completamento del mercato unico in tutti i suoi aspetti». C’è la promessa di varare i «project bond» entro giugno per coinvolgere i capitali privati nel finanziamento di grandi infrastrutture. Viene ribadito il principio che i Paesi con i conti pubblici in ordine, come la Germania, dovranno allentare il rigore dei bilancio per stimolare la crescita, mentre quelli sotto tiro dei mercati, come l’Italia, saranno tenuti a rispettare gli obiettivi di risanamento. E qui si incontrano le prime difficoltà . Colpite da una recessione più pesante del previsto, la Spagna e l’Olanda non riusciranno nel 2012 a centrare gli obiettivi. Forte dei suoi nuovi poteri, la Commissione ha chiesto a Madrid e all’Aja di presentare i conti e spiegare come intendano rispettare gli impegni assunti. 
Quanto alla Grecia, ieri i ministri economici dell’eurogruppo, riunitisi prima dell’inizio del vertice, hanno constatato che Atene ha messo in opera le misure richieste dall’Europa. La strada per la concessione del prestito si presenta ora in discesa, ma prima di dare il via libera Bruxelles vuole che vada in porto il taglio concordato del debito greco in mano ai privati e alle banche. Ieri infine i capi di governo hanno confermato per altri due anni e mezzo il belga Herman Van Rompuy a presidente del Consiglio europeo.

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