Tutti i sondaggi Usa: via dalla sporca (e invicibile) guerra
Secondo un recente sondaggio New York Times/CBS News il 69% degli americani ritiene che gli Usa non dovrebbero più essere impegnati nel paese asiatico, 4 mesi fa era solo il 53%. Secondo il sondaggio, condotto fra il 21 e il 25 marzo, il sostegno è in forte calo sia fra i repubblicani che fra i democratici. Il 60% dei repubblicani ritiene che la guerra stia andando piuttosto male (a novembre era solo il 40%), mentre fra i democratici il 68% sostiene che la guerra stia andando male o molto male, un incremento sostanziale rispetto al 38% di questo autunno. I repubblicani sarebbero però maggiormente disposti a restare nel paese per tutto il tempo necessario a stabilizzare la situazione. La pensa così il 30% dei sostenitori del Gop, contro il 20% degli indipendenti e il 10% dei democratici. A dividere i conservatori è però soprattutto la data del ritiro, al momento fissata nel 2014.
Il 40% dei repubblicani sostiene che gli Usa dovrebbero ritirare le truppe prima della data stabilita. Questo sondaggio non è l’unico a evidenziare il drastico calo nel sostegno. Secondo un rilevamento Washington Post/ABC News infatti il 60% degli intervistati sostiene che non è valsa la pena combattere in Afghanistan, il 57% delle persone sentite da Pew Research Center afferma che gli Stati Uniti dovrebbero richiamare i propri soldati il prima possibile e il 50% degli intervistati in un sondaggio Gallup/USA Today ritiene che gli Usa dovrebbero affrettare il ritiro dall’Afghanistan. A far calare il sostegno sono stati soprattutto la durata di questo conflitto decennale e il gran numero di vittime, oltre 1.800 soltanto fra i soldati americani, che ha segnato l’opinione pubblica di un paese ormai stufo di questa guerra.
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