Invasione nazionale dei ciclisti

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Forse la scarsa illuminazione della via Appia di Giugliano, almeno così ha riferito l’investitore che – dopo aver travolto la bicicletta intorno alle 22.30 di ieri sera – ha subito chiamato la polizia. La vittima è stata immediatamente trasportata al pronto soccorso ma è morta due ore dopo. All’automobilista è stata ritirata la patente. La questione della sicurezza per i ciclisti sta diventando ormai un’emergenza prioritaria. Se da un lato si progettano infatti città  a bassa immissione di gas tossici, con tanto di ztl per rendere le strade più vivibili, sono ancora pochi i percorsi ciclabili dedicati ai cittadini che vogliono spostarsi pedalando. «Servono regole in tutto il paese, il governo cambi strada». Con queste parole d’ordine si è svolta ieri a Roma, in contemporanea con Londra, la bicifestazione . L’appuntamento è partito dai Fori Imperiali alle 16.30 con il flash mob «tutti giù per terra con la bici». Un tappeto di persone sdraiate ha ricordato i ciclisti investiti – 30 solo dall’inizio dell’anno -; un record negativo, se si pensa che nel 2011 erano stati la metà . Così se i partecipanti hanno letto i dieci punti per la sicurezza intitolati «caro sindaco», Alemanno non si è fatto scappare l’occasione per un po’ di visibilità  «non negativa». Il primo cittadino ha fatto un salto alla manifestazione promettendo di attuare il piano cittadino per i ciclisti. E se è una questione di civiltà  quello delle regole da dare per garantire la convivenza di autoveicoli, moto, scooter e biciclette, da Roma il messaggio è anche per il governo Monti, affinché ci siano leggi-quadro sulla viabilità . «Chiediamo subito un piano straordinario per la mobilità  ciclistica in Italia – ha detto Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi – È necessario che si apra un tavolo tra il governo e gli enti locali per intervenire sulla sicurezza e i diritti di chi sceglie la bicicletta, un mezzo amico dell’ambiente per la propria mobilità ». L’iniziativa è stata in ogni caso un successo. Secondo gli organizzatori hanno partecipato almeno 50mila persone. Sotto il palco l’enorme folle ha quindi prestato un minuto di raccoglimento. Silenzio interrotto dalla voce di un bambino che al microfono ha urlato: «Cambiamo l’Italia».


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