Lavoro volontario, nel 2013 l’Italia misurerà  il valore economico

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ROMA – Misurare il valore economico delle attività  di volontariato, sia dei singoli che delle organizzazioni, è ora possibile. Lo farà  l’Istat a partire dal 2013 introducendo un modulo di indagine secondo le linee guida Ilo, che si affiancherà  anche al Censimento no profit. Lo ha annunciato Linda Laura Sabbadini, direttore del Dipartimento per le statistiche sociali ed ambientali dell’Istat, in occasione della presentazione del Manuale Oil sulla misurazione del lavoro volontario avvenuta questa mattina al Cnel.  Dopo Ungheria e Polonia che hanno già  adottato il Manuale, ora tocca l’Italia. “Finora l’Istat ha rilevato il volontariato come elemento cruciale della qualità  della vita e ha anche valorizzato, dal 1983, il grande contributo dei care giver e soprattutto delle donne nell’aiuto a anziani, disabili e donne che lavorano con figli, anche se non nell’ambito del volontariato. – ha spiegato – Ma oggi accettiamo una nuova sfida, misurandolo dal punto di vista economico. Il volontariato è una grande risorsa del Paese ed è in crescita. Voglio sottolineare che lo faremo nonostante la difficile situazione economica. I tagli non ce lo permetterebbero. Riusciremo a implementare il Manuale Oil anche grazie all’importante accordo con Spes, CSVnet e Fondazione Volontariato e Partecipazione, che sosterranno il progetto con risorse umane”. La direttrice ha poi preso un impegno formale ad allargare la rilevazione in Ue: “Mi farò promotrice – ha detto – nell’ambito dell’organismo che riunisce i direttori di statistiche sociali di Eurostat e proporrò che il modulo sia introdotto per regolamento nell’indagine forze lavoro e quindi sia vincolante per i Paesi, in modo da garantirne continuità  di rilevazione e comparabilità ”.

Il Manuale Oil (Organizzazione Internazionale del Lavoro) nasce da un partenariato tra Center for Civil Society Studies della Johns Hopkins University, Cev (Centro Europeo del Volontariato) e Spes (Centro di Servizio per il Volontariato del Lazio). “Spes è in prima linea nel sostenere l’Istat in questo progetto. – ha sottolineato Renzo Razzano, presidente del Centro di servizio per il volontariato del Lazio – I nostri operatori, così come quelli degli altri Centri di servizio, contribuiranno alla formazione dei rilevatori dell’ente statistico affinché comprendano linguaggi e dinamiche proprie del volontariato italiano. Inoltre, parteciperemo alla verifica della corrispondenza delle indicazioni contenute nel Manuale Ilo con l’effettiva realtà  del volontariato nel nostro paese”.

Secondo gli ultimi dati forniti dall’Istat, i residenti in Italia coinvolti in attività  gratuite di volontariato sono passati dal 6,9% nel ’93 al 10% nel 2011. Gli seguono gli altri tipi di associazioni, anch’essi in aumento negli stessi anni dal 2,7% al 3,7% e, infine, e i partiti politici, in calo dall’1,7 all’1,2. A fare volontariato nelle associazioni sono soprattutto uomini (nel 2011 il 25,1% contro il 19,4% di donne), mentre per quanto riguarda gli aiuti informali – ovvero quelle azioni di tutti i giorni fatte a titolo gratuito senza essere inquadrati in associazioni – la situazione si ribalta: 24,6% uomini e 28,8% donne (dati 2009). In generale l’aiuto informale cresce: dal 21% del ‘98 al 26,8% del 2009. La popolazione italiana spende oltre 3,2 miliardi di ore all’anno in aiuti informali. Le donne ne producono il 66,7%, con oltre 2 miliardi di ore (dati 2009) e sono fortemente sovraccariche.

Per Andrea Olivero, portavoce del Forum Terzo Settore il Manuale Oil sarà  “uno dei modi per far vedere la ricchezza del Terzo settore e del volontariato, capace di incidere sotto il profilo economico”. “Il volontariato – spiega – non solo muove risorse economiche rilevanti, ma va a dare nuovo significato al modello economico che andremo a costruire. Non vogliamo trasformarci in enti economici, ma vogliamo dare forma a una nuova economia, civile, che tutti a prescindere dalle diverse credenze politiche riteniamo un fattore determinante per uscire dalla crisi”. “Con l’adozione del Manuale Oil sarà  possibile misurare non solo il “capitale sociale” – commenta Giuseppe Guzzetti, Presidente Acre –  prodotto dal volontariato, ma anche l’impatto economico del lavoro di milioni di volontari in tutto il mondo, 3 milioni solo in Italia”.  

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