Nei sacri recinti sotto mentite spoglie

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Come tutti i segreti, anche le cerimonie dell’hagi, proprio perché sono riservate ai soli musulmani e vietate ai miscredenti, hanno sempre aizzato la curiosità  degli europei. E la mostra del British Museum ricorda vari – ma non tutti i – tentativi compiuti nei secoli per mischiarsi alle folle di pellegrini e penetrare nei recinti sacri. 
Il primo europeo in assoluto fu Ludovico Varthema Bolognese (1470-1517), un avventuriero che a Damasco si arruolò nella guarnigione dei Mamelucchi e come tale nel 1503 fece parte della guardia che scortava una carovana di pellegrini. 
Jospeh Pitts di Exeter, nato nel 1663, morto nel 1735, s’imbarcò come marinaio a 15 anni, fu catturato da pirati algerini, venduto come schiavo, convertito e portato dal suo padrone a compiere l’hagi nel 1680. Più fortunato fu lo spagnolo Domingo Badia y Leblich, che prese il nome di Ali Bey al Abbasi, e nel 1807 fece un pellegrinaggio principesco facendosi passare per discendente dei Califfi abbassidi dell’Occidente, viaggiando con una folla di servi e cortigiani, spargendo regali ed elemosine (ma si dice che fosse una spia di Napoleone).
Il più accurato resocontista fu l’esploratore e orientalista svizzero John Louis Burckhardt (1784-1817), che compì l’hagi nel 1814-15 e che aveva studiato a Lipsia, Gà¶ttingen, Londra e Cambridge (fu lui a scoprire i ruderi di Petra nel 1812), parlava correntemente arabo e conosceva bene il Corano (i sapienti maomettani lo interrogarono due volte per cercare invano di smascherarlo – lo sospettavano infatti di essere una spia inglese).
Il più romantico, avventuroso e popolare fu Richard Burton (1821-1890) che Wikipedia definisce «esploratore, traduttore, scrittore, soldato, orientalista, cartografo, etnologo, spia, linguista, poeta, schermidore e diplomatico» e che parlava 29 lingue europee, astiache e africane. Il resoconto in tre volumi del suo pellegrinaggio nel 1853 Personal Narrative of a Pilgrimage to Al Madinah and Meccah (1855-6) fu un grande successo. (La piccola casa editrice pavese Ibis ha in catalogo due titoli di questo multiforme personaggio, appunto Viaggio a Medina e a La Mecca, pp. 160, euro 15,50, e inoltre L’Oriente islamico. Note antropologiche alle Mille e una notte, pp. 219, euro 11). Sulla vita di Burton sono stati girati vari film tra cui uno del 2008, The Victorian Sex Explorer, in cui il suo personaggio è interpretato da Rupert Everett.
Ma la figura più affascinante è probabilmente quella di Lady Evelyn Cobbold (1867-1963), figlia del conte di Dunmore (sua madre era figlia del conte di Leicester) che si convertì all’islamismo e nel 1933 compì il pellegrinaggio alla Mecca che la rese famosa a 66 anni in quanto prima donna britannica musulmana a divenire hagi.


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