Sta per scadere il tempo della verità 

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Ed è appunto ciò che pare verificarsi nella vicenda della povera Emanuela Orlandi, scomparsa a Roma nell’83 e tirata in causa, da allora, dentro le trame dei più intricati misteri italiani. Tuttavia i pm dicono qualcosa di ulteriore: circoscrivono l’ambito nel quale la verità  sarebbe stata custodita in questi ventinove anni. 
«Personalità  del Vaticano» saprebbero quale fu la sorte della ragazzina, figlia di un funzionario pontificio. Anche questa sembra un’assoluta ovvietà . In quasi tre decenni, le indagini hanno continuato a ruotare attorno agli stessi protagonisti di alcune tra le pagine più nere della nostra storia: monsignor Marcinkus, con il «suo» Ior, e la banda della Magliana, vera spicciafaccende dei poteri più sporchi della Prima Repubblica. Che ci fosse in ballo un ricatto alla Santa Sede, che il problema della gang di Renatino De Pedis fosse recuperare soldi investiti nell’allora spregiudicata banca vaticana o che si trattasse piuttosto di coprire qualche leggerezza molto personale dell’atletico cardinale legato a Calvi e Gelli, il rapimento di Emanuela sembra nascere e finire in quello schema. Ed è probabile che la Procura abbia in mano il nome di qualche prelato ancora vivo e a conoscenza dei fatti, pur non essendo in condizioni di fare un passo ulteriore Oltretevere. 
Di qui la singolare sortita, che ha acceso di nuovo le speranze della famiglia Orlandi. Quasi trent’anni dopo, però, il tempo sta per scadere, morte e oblio stanno per scendere su un giallo che ancora in queste ore s’è arricchito dell’ennesimo grottesco giro di valzer attorno alla tomba di Renatino, incredibilmente sepolto come «benefattore» a Sant’Apollinare: dopo tante insistenze i pm hanno ottenuto di aprire il sarcofago, ma vi hanno rinunciato. Solo Benedetto XVI, muovendo archivi e coscienze, può forse cambiare il corso degli eventi. Un Papa che ha avuto il coraggio di scoperchiare il verminaio della pedofilia, potrebbe far crescere una piantina di verità  anche in una vigna tanto infestata di rovi.


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