Cancellieri: “Troppi disoccupati quest’anno niente decreto flussi”

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ROMA – Chiuse le frontiere agli immigrati, in Italia c’è crisi. I disoccupati sono troppi. E il lavoro scarseggia. Lo ha deciso ieri il ministro dell’Interno. «Stiamo valutando con il ministro del Lavoro se aprire un nuovo decreto flussi – ha dichiarato Anna Maria Cancellieri – ma la situazione economica è drammatica. Non abbiamo molta offerta di occupazione». Gli immigrati che ci sono nel Paese, in sostanza, sono più che sufficienti per assorbire l’offerta di lavoro. Diverso il discorso sugli stagionali: «Per loro – ha precisato il titolare del Viminale – abbiamo fatto il decreto perché siamo sicuri che il mercato li assorbirà ». Lo stop al decreto flussi, però, potrebbe rinforzare gli arrivi irregolari, in particolare dalle coste del Maghreb. «Se il flusso di migranti dalla Libia verso le nostre coste tornasse intenso – ha ammesso il ministro – ci metterebbe in grande difficoltà ». L’obiettivo di Palazzo Chigi è risolvere il problema dell’immigrazione clandestina entro la fine dell’anno: «O i migranti diventeranno indipendenti – è l’aut aut della Cancellieri – o saranno rimpatriati». Ma la Caritas (dopo la sospensione a febbraio dei respingimenti), ha lanciato un allarme proprio sulla ripresa degli sbarchi da Libia e Tunisia: «A migliaia, con il bel tempo, sono pronti a raggiungere l’Italia. Il Paese deve attrezzarsi per fronteggiare il flusso dal Nord Africa». Lampedusa, per la sua posizione, resta la mèta più appetibile per le “carrette del mare” cariche di clandestini. Per far fronte a un’eventuale emergenza, il centro di accoglienza sull’isola, devastato nei mesi scorsi da un incendio, secondo la Cancellieri potrebbe riaprire entro la fine di maggio. Sul tema è intervenuto anche il presidente della Repubblica. Quest’anno in 23 sbarchi sono approdati 1.056 clandestini. Ma molti di quelli partiti dalla Tunisia sono spariti nel nulla. Alle madri dei dispersi il presidente della Repubblica ha espresso solidarietà . «Profonda comprensione – ha detto Napolitano – per il dramma di famiglie tunisine che hanno perduto i loro cari in viaggi della speranza troppe volte diventati viaggi della morte. Massimo impegno da parte dell’Italia nel cercare notizie degli scomparsi».


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