La social card si sdoppia, arriva quella per la formazione

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ROMA – Ne condivide solo il nome, per ora. La Social Card dell’era Monti sarà  qualcosa di «nuovo», annuncia il ministro Fornero. Non più limitata agli over-65, come la card di Tremonti, ma aperta a tutti coloro che sono in difficoltà , a prescindere da età  e nazionalità . Più consistente dei 40 euro mensili ancora oggi destinati a 1,3 milioni di anziani. E soprattutto ideata per “attivare” il disoccupato di lungo periodo, la famiglia monoreddito con minori, il povero senza chance. Non una carta acquisti, ma una carta “progetti” per uscire dalla miseria. La «parola d’ordine» per il ministro è «attivazione, empowerment».
Prevista già  dal Semplifica-Italia, la legge approvata all’inizio di aprile, la nuova Social Card arriverà  nella seconda metà  del 2012. Durerà  solo un anno, per ora, sperimentata nei 12 Comuni con più di 250 mila abitanti (Milano, Torino, Venezia, Verona, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Catania e Palermo). Le risorse stanziate, 50 milioni, «non sono moltissimo, lo sappiamo», ha ammesso Fornero. «Ma è un avvio di una misura intelligente, monitorata, di contrasto alla povertà  assoluta». E poi «non è a fondo perso». 
La sperimentazione ruota attorno ai Comuni che adotteranno le card, sceglieranno i soggetti, seguiranno i progetti per il «reinserimento lavorativo e l’inclusione sociale» assieme agli enti del Terzo Settore e poi metteranno in rete le esperienze, spiega Cecilia Guerra, sottosegretario al Welfare. Il meccanismo di accredito mensile è simile alla vecchia – e discussa perché poco efficace – Social Card (che continuerà  ad essere foraggiata). Il “quantum” da assegnare ogni mese sul tesserino plastificato non è stato ancora individuato. «Ma sarà  sopra i 40 euro, certo», assicura Guerra, impegnata in questi giorni a trovare la quadra con i Comuni. «Non ti diamo 50 o 100 euro perché tu li possa spendere al supermercato», ha insistito ieri la Fornero. «Noi ti diamo assistenza perché sei privo di mezzi, sei povero, e vogliamo aiutarti a ritrovare una strada». 
Nessun limite di età , dunque. Faranno fede il livello Isee di reddito e le segnalazioni locali. Sarà  aperta anche a cittadini Ue ed extra-Ue. «L’Europa ci chiede da tempo di attivare un reddito minimo», ha concluso il ministro. «Io sono favorevole, ma i vincoli di bilancio ora non ce lo consentono». E dunque via libera alla Social Card


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