«La mafia che conosciamo non colpisce così»

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«Bisogna attendere i risultati delle indagini – dice al manifesto – ma una cosa è certa. La mafia che conosco io non colpisce obiettivi di questo tipo. Ha bisogno del consenso popolare per esistere». Anche il ministro dell’Interno Cancellieri parla di «fatto anomalo». E in generale si tende a pensare alla Puglia quasi come a un’isola felice rispetto all’infiltrazione mafiosa. Non esistono isole felici, e non è affatto vero che in Puglia non esistano fenomeni mafiosi vivi e vegeti. La Sacra Corona Unita c’è e come tutte le mafie collabora attivamente con la ‘ndrangheta, soprattutto per il traffico di stupefacenti. Questa non è una novità . Le «regole» della sacra Corona unita sono state date nel carcere di Trani. Dunque non sto dicendo che non si tratta di un attentato mafioso. Sto dicendo che, se è così, si tratta di un modus operandi nuovo. Nuove leve, più spregiudicate? Non lo so, aspettiamo le indagini. Le mafie hanno fenomeno carsici, poi si riattivano, magari anche in forme nuove, magari per rispondere a qualche fatto: un’intensa attività  investigativa che ha colpito duramente qualche gruppo. È strano, per le modalità  operative della mafia, l’uso di bombole gpl? Affatto, le hanno usate anche per l’attentato davanti al tribunale di Reggio Calabria. Tilde Montinaro, la sorella del caposcorta di Giovanni Falcone morto nella strage di Capaci, dice che le sembra di essere tornata indietro di 20 anni, anche per il momento politico che stiamo vivendo: istituzioni deboli, crisi economica, fase di transizione politica…Potrebbe essere che la mafia voglia farsi sentire? Ammettiamo che sia vero il chiacchiericcio che si fa sulla trattativa stato-mafia dell’inizio degli anni ’90. E chi sarebbe oggi il politico che può essere considerato un “referente” dalla mafia? E chi tra i politici, visto i precedenti, potrebbe prestarsi a questo genere di situazioni, ammesso che siano mai esistite? Non credo. E penso che bisogna aspettare per dare un giudizio su quanto accaduto a Brindisi.


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