Nuove proteste pre-elettorali: un morto

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La notizia è stata diffusa da fonti mediche. I disordini sono avvenuti nel quartiere di Abassiya, che ospita il ministero, teatro mercoledì dell’attacco di un gruppo di giovani con pietre, molotov e coltelli contro alcuni manifestanti salafiti.
La folla ha cercato di raggiungere il ministero superando una barriera di filo spinato. Al Jazeera ha riferito che la polizia sta cercando di chiudere tutte le arterie che portano al ministero subendo un fitto lancio di pietre al quale ha risposto con gli idranti. Migliaia di egiziani erano scesi in piazza al Cairo e ad Alessandria per chiedere che le elezioni presidenziali siano libere e per protestare contro i militari per l’attacco di mercoledì.
In serata con cariche ripetute la polizia militare ha svuotato la piazza Abbasseya dei manifestanti che l’avevano gremita. Anche gli aderenti al movimento 6 Aprile e quelli del movimento Jihad sono andati via dalla piazza. Un portavoce dei Fratelli musulmani ha inoltre accusato i militari di essere responsabili degli incidenti in corso ed ha invitato i manifestanti alla calma. 
Già  mercoledì violenti scontri erano scoppiati davanti al ministero della Difesa tra dimostranti antigovernativi e assalitori non identificati, che hanno causato 11 morti. Nello stesso giorno molti partiti politici, tra cui quello dei Fratelli musulmani, avevano boicottato l’incontro con i militari al potere in cui avrebbero dovuto discutere degli sforzi per creare un gruppo incaricato di redigere la nuova Costituzione.


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