“L’Eliseo? No, grazie. Meglio casa nostra”

by Editore | 9 Maggio 2012 6:56

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PARIGI – L’indirizzo non è male, 55 rue du Faubourg-Saint-Honoré, nel cuore dell’ottavo arrondissement. Anche la sistemazione offerta è piuttosto comoda, migliaia di metri quadrati affacciati su un geometrico e vasto giardino. Eppure l’Eliseo non piace più. La dimora presidenziale è caduta in disuso negli ultimi anni. La coppia Sarkozy aveva deciso di continuare a vivere nella casa della moglie Carla Bruni. E ora Franà§ois Hollande ha annunciato di voler rimanere nell’appartamento nel quale convive con la compagna Valérie Trierweiler dal 2008. Un immobile moderno in rue Cauchy, nel quindicesimo arrondissement. Tre stanze, un grande salone, due bagni.
Il nuovo presidente preferirebbe mantenere le sue abitudini, forse anche separare casa e lavoro, privato e pubblico. La nuova première dame ricalcitra a spostare i suoi tre figli, che frequentano una scuola vicino all’attuale casa. Ma i primi controlli dei servizi di sicurezza hanno dato esito negativo. La strada è stretta, l’appartamento della coppia presidenziale è più difficile da proteggere del villino Bruni-Sarkozy a Villa Montmercy. La coppia Hollande-Trierweiler ha invece vissuto finora in un condominio elegante ma senza troppe pretese. «Sono inquilini discreti, ne abbiamo parlato e so che non vorrebbero andarsene» ha confermato Clara, la portiera del palazzo, assediato dai fotografi e curiosi.
Da martedì, quando Hollande prenderà  il posto di Sarkozy, dovrà  probabilmente rassegnarsi ad abitare almeno temporaneamente all’Eliseo. Qui il governo s’insedia e si dimette, il Consiglio dei ministri si riunisce ogni mercoledì e si convocano i vertici internazionali e le riunioni diplomatiche. Qui si trova il famoso computer Giove che controlla l’arma atomica. Non sarebbe la prima volta che un presidente non trasloca nel Chà¢teau, come i francesi chiamano il palazzo presidenziale. «Qui lo Spirito non soffia» osservò il generale De Gaulle, dopo aver tentato di spostare la presidenza nel forte militare di Vincennes. Anche la coppia Mitterrand non amò mai il palazzo costruito dal conte d’Evreux nel 1718 e scelto da madame de Pompadour per sfuggire alla corte di Versailles.

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