Inail: finanziati oltre 4 mila progetti per la sicurezza

Loading

“C’e’ grande soddisfazione- sottolinea il presidente dell’Istituto, Massimo De Felice- per la positiva conclusione dell’operazione che in pochi mesi mettera’ a disposizione del sistema produttivo, 205 milioni di euro. Altrettanti ne stanzieranno le imprese, per migliorare le condizioni di sicurezza degli ambienti di lavoro. L’operazione ha richiesto una cura particolare degli aspetti tecnologici- ha aggiunto il direttore generale Giuseppe Lucibello- ed e’ perfettamente riuscita anche sotto il profilo organizzativo. Nell’arco di tre giorni le imprese hanno acceduto senza difficolta’ al sistema e le risorse sono state regolarmente assegnate. L’Inail ha dato davvero buona prova di se'”.

L’importo piu’ consistente al Nord, in crescita la quota di Sud e Isole. I 205 milioni di euro sono stati assegnati rispettando l’ordine cronologico di arrivo delle domande fino alla copertura del budget previsto per ogni regione, stabilito tenendo in considerazione non solo la distribuzione territoriale degli addetti, ma anche la gravita’ degli infortuni registrati.

Dagli elenchi regionali pubblicati oggi sul portale l’area geografica alla quale e’ stato destinato l’importo piu’ consistente (45%) risulta essere il Nord del Paese, mentre la quota destinata al Centro Italia e’ pari al 25% e quella del Sud e delle Isole e’ del 30%, in crescita rispetto al bando precedente e ripartita tra il 19% del Sud e l’11% delle Isole. In termini assoluti la Lombardia risulta essere la prima regione per numero finanziamenti accordati (698 domande ammesse su 3.903 domande inoltrate), seguita da Lazio (509 su 1.405), Campania (343 su 1.336), Sicilia (342 su 836), Veneto (326 su 1.981), Toscana (314 su 1.315), Piemonte (303 su 2.128) ed Emilia Romagna (301 su 1.854).

La meta’ dell’importo complessivo di ogni progetto presentato e risultato idoneo al finanziamento, fino a un massimo di centomila euro, e’ a carico dell’INAIL. Stando ai dati provvisori, che saranno consolidati dopo la verifica della documentazione inviata dalle imprese, grazie ai 205 milioni messi a disposizione dall’Istituto sara’ possibile realizzare interventi per un valore complessivo pari a poco meno di mezzo miliardo di euro (484.097.940).

L’importo medio dei fondi INAIL assegnati a ciascun progetto e’ pari a circa 47mila euro, seimila in piu’ rispetto ai 41mila dell’anno scorso. La media delle risorse erogate e’ piu’ bassa nel Nord Est (circa 42mila euro) e piu’ alta al Centro (circa 52mila euro). Le aziende che hanno ottenuto un contributo superiore ai 90mila euro sono il 22%, la meta’ delle quali distribuite in ugual misura nel Nord Ovest e nel Centro Italia.

Tra i beneficiari soprattutto le microimprese fino a 10 dipendenti, che rappresentano la maggioranza assoluta (51%) delle aziende che hanno ottenuto l’accesso al finanziamento, in crescita di sei punti rispetto al 45% rilevato in occasione del bando precedente. Dalla distribuzione percentuale per dimensione aziendale emerge anche che l’89% dei progetti ammessi sono stati presentati da imprese con meno di cinquanta dipendenti e solo nel 5% dei casi la dimensione delle aziende supera le cento unita’.

Circa la meta’ dei fondi assegnati e’ concentrata in sette attivita’ economiche: la fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature), con 24.374.231 euro assegnati a fronte di 432 domande ammesse, la costruzione di edifici (22.995.673 per 486 domande), i lavori di costruzione specializzati (17.413.184 per 406 domande), le industrie alimentari (11.739.387 per 199 domande), la fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (10.781.608 per 177 domande), le coltivazioni agricole e la produzione di prodotti animali, caccia e servizi connessi (10.085.484 per 327 domande), e il commercio all’ingrosso, escluso quello di autoveicoli e motocicli (10.017.935 per 214 domande). Rispetto alla “rischiosita’” delle aziende, il maggior numero di progetti ammessi a finanziamento (1.007) e il piu’ elevato importo complessivamente assegnato (46.357.764) fanno capo alla fascia massima di tasso di tariffa (115-130), che corrisponde appunto alle attivita’ in cui e’ maggiore il rischio di infortunio.

Il 97% dei fondi, pari a circa 198 milioni di euro, e’ stato assorbito da 3.579 progetti di investimento e il restante 3%, pari a 6.444.838 euro, da 737 progetti per l’adozione di modelli organizzativi. Questa ripartizione e’ stata rispettata quasi ovunque a livello regionale, con la parziale eccezione della Puglia, dove la quota di domande ammesse relative alla realizzazione di Sgsl ha assorbito il 6% delle risorse disponibili. Tra i progetti che hanno specificato il numero dei lavoratori interessati dagli interventi di riduzione dei fattori di rischio o delle cause di infortunio, pari all’83% di quelli ammessi al finanziamento, in due casi su tre (67%) la quota dei lavoratori coinvolti e’ superiore al 70% del totale.

(DIRE)

 

© Copyright Redattore Sociale


Related Articles

Emiliano Brancaccio: «Il blocco dei licenziamenti ha bloccato ben poco»

Loading

Parla l’economista Emiliano Brancaccio: «L’occupazione è crollata comunque, ma chi vuole i licenziamenti fa una battaglia contro ogni vincolo legislativo e a favore dell’ideologia del “libero mercato”. Il recovery? Un’operazione come quelle raccontate da Guy Debord: pura società dello spettacolo»

Gli schiavi delle campagne pugliesi per 15 euro al giorno

Loading

Agricoltura. Stranieri, senza casa e senza diritti. Rapporto Choc della Cgil sul caporalato: irregolare il 50% delle aziende

Fiat, Chrysler rimborsa Usa e Canada

Loading

Il Lingotto sale al 46%. Obama: “Pietra miliare”. Marchionne: “Promesse rispettate”. Congratulazioni da parte del vicepresidente Joe Biden e del ministro Geithner 

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment